In copertina Andrea Tozzo il portiere del Cesena

AVANTI TUTTA!

Come diceva il “barone” Nils Liedholm, uno che di calcio ne capiva un po’ …. tanto, in dieci si gioca meglio che in undici, salvo che non ha mai specificato il fatto che tutti e dieci debbano saper giocare al pallone.

Non voglio tacciare di broccagine i dieci che hanno portato a casa il punto da Chiavari, semmai sottolineare che, invece, hanno tenuto benissimo il campo, senza correre grossi rischi, nonostante avversari e …. vento.

In altra parte del giornale racconto il mio precedente di Entella-Cesena, e sarà che la tv sfalsa non solo la prospettiva, rispetto che essere in tribuna, ma a me è piaciuto di più il Cesena attuale, pur se quello castoriano aveva altre individualità ….ed il Garritano di quel pomeriggio avrebbe cambiato da solo la partita.

Meglio però restare all’oggi, alla serata ligure ma pure all’Ancona, mica tanto distante in classifica dal Cavalluccio e pericoloso a prescindere, in un campionato dove ci sono nove squadre da 21 a 25 punti, segno di un momentaneo grande equilibrio.
Quella di Chiavari era partita da non perdere ed il Cesena ha svolto il proprio compito; vabbè, poteva andare pure meglio, ma quando la fisicità prevale sulla tecnica, non è che ci si possano aspettare meraviglie.

D’altra parte, i bianconeri non stanno dando spettacolo, anche perché mi pare, ad occhio, che la rosa sia più da spada che da fioretto, badi molto al sodo rispetto al “godimento” estetico. Poi c’è la volta che si esagera e si finisce per restare in dieci e qui salta fuori la forza, pur con il mister che, a bordo campo, si mangia le unghie e pare più preoccupato di quanto i suoi facciano sul verde prato.

Diciamo che in superiorità numerica il Cesena ha saputo approfittarne, mentre in inferiorità è riuscito a gestire discretamente bene i minuti da giocare.
Quello odierno è un Cesena che ha acquisito solidità, specie dietro ed in mezzo al campo, quella che permette di prendere pochi gol, pur senza avere un fenomeno in porta, naturalmente a discapito dello spettacolo e del creare occasioni a gogò.

La questione è quello che si chiede a mister Toscano ed ai suoi e se il traguardo deve essere (ci si augura) la promozione, allora è necessario badare al sodo, il resto è fuffa, chiacchiere e pagelle comprese, con bravi e bei voti che, spesso, mi sembrano dettati dalla “simpatia” e dal cercare pollici social in sù.

Se in porta non c’è Buffon, pazienza, ma qualcosa lo si fa sempre ed i meriti vanno condivisi tra tutti, specie quando la realtà è quella e sarebbe preferibile non trovare sempre difetti da far risaltare, perché altrimenti in ogni parte del campo ci sarebbe da discutere.
Cesena-Ancona, o è ancora Martorano-Matelica? In ogni caso una partita ancora più difficile e delicata di quella di Chiavari, perché ormai è meno facile giocare in casa che in trasferta, pur se al Manuzzi Orogel mica è casa da poco!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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