Pierini la peste…

L’incrocio con l’Olbia sembra iniziare dalla fine della partita d’andata: novantaseiesimo gol di Caturano ed oggi due minuti ed è Pierini ad andare in gol, per l’inizio di …. un nuovo inizio, quello che deve togliere la “polvere” accumulatasi in queste settimane di stop e dopo risultati che hanno messo in discussione tante cose, portandosi via le speranze di promozione diretta.

L’arrivo degli americani, il nuovo assetto societario, parevano aver intorpidito le ali del Cavalluccio ed il mercato invernale andrà giudicato con il tempo, non certo nell’immediato; così come il tempo, quello del girone di ritorno e soprattutto dei playoff, ci dovrà dire se i calciatori esperti arrivati in mezzo a grandi speranze a vestire il bianconero, avranno davvero fatto quella differenza sino ad ora solo sperata.

Se andiamo a vedere, la differenza tra la partita contro la Viterbese e quella contro l’Olbia, è stata l’andare immediatamente in vantaggio, la fortuna di avere visto il pallone colpire la traversa, quando Ragatzu avrebbe potuto segnare il pareggio e poi saper continuare a spingere per raddoppiare e giocarsela in maniera più serena.

Gli episodi, come si dice oggi, quelle situazioni che bisogna sfruttate o gestire al meglio, magari anche con quel pizzico di fortuna senza la quale non si va da nessuna parte, nel calcio come nella vita; oggi il Cesena ha saputo gestirli, indirizzarli a proprio favore, ritrovando anche il Caturano vero, il bomber che non perdona, ma anche chi sa mandare il compagno in porta, creare la superiorità nei momenti e nelle condizioni giuste.

Se il Cesena è tornato, credo ci vorrà qualche giornata per saperlo davvero; di sicuro bisogna sfruttate l’opportunità di un nuovo appuntamento casalingo, contro quella Lucchese da rispettare (come tutte e come sempre), ma che certo non deve essere lo scoglio insormontabile per un Cesena che vuole crederci, anzi DEVE crederci, perché se non può essere promozione diretta, ci sono sempre i playoff o, male che vada, bisogna gettare basi solide per il futuro.
Intanto godiamoci questo successo, questo Pierini, oggi peste per i sardi e se abbiamo dovuto rinunciare ai cappelletti in brodo del pranzo, beh pazienza, il gusto ce l’ha dato il Cavalluccio e bello saporito!

Scherzo ovviamente, consapevole di essermi anche io lamentato tante volte per la partita delle 12,30 che non è né carne e né pesce, ma a carne e/o pesce ci faceva rinunciare, per quelle televisioni che tirano fuori i soli denari che girano oggi nel calcio, denari che per altro escono dalle nostre tasche, altro che balle!
Sono uscito fuori tema? Poco importa, diciamocelo, perché quello che ci importa davvero, sportivamente parlando, è che il Cesena trovi la strada per un bel domani, fatto di orgoglio, motivazione e quel gusto che da una piadina succulenta, accompagnata da un buon bicchiere di vino …. Romagnolo.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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