TAGLIATELLE SENZA …. SALE

Nella sfida tortellini-tagliatelle hanno vinto i primi, senza particolari meriti, diciamolo pure, ma anche senza correre praticamente nessun rischio e la cosa preoccupante, che deve fare ragionare è proprio questa, se tifiamo per le tagliatelle.

Tagliatelle neppure cattive, però assolutamente … insipide! Ragazzi, qui senza “sale” non si va da nessuna parte e non stiamo parlando di sodio, ma di sostanza pallonara, di cattiveria agonistica, di TIRARE IN PORTA, dato che far girare il pallone va pure bene, ma poi? Ok, nel Cesena non gioca Messi, ma allora il tiki taka a cosa serve, specie se il centravanti sembra un fantasma da castello scozzese e gli altri non tirano mai, Pierini escluso?

Il Modena visto ieri sera sarà pure primo in classifica solitario, ma è davvero sembrato quella corazzata di cui si favoleggia, oppure la forza dei canarini dipende anche parecchio dalla pochezza avversaria? Perché, scusatemi, ma io tutto sto ben di Dio mica l’ho visto e va bene che ho seguito la partita su di un tablet, ma giocare, da capolista, in contro piede in casa mi ha lasciato molti dubbi, specie perché la prima vera azione decente, il Modena l’ha fatta a fine partita ….

Di sicuro mi aspettavo qualcosa di diverso, un Cesena in difficoltà, per meriti altrui naturalmente; un Cesena però pronto a tentare di rubar palla e scappare verso la porta avversaria, per fare male! Invece ho visto un Modena attendista, più portato a giocare a spintoni e reclamare ad ogni fischio arbitrale contrario, che a fare gioco, mentre i bianchi di serata erano lì a far girare il pallone, guardarsi allo specchio e sprecare malamente anche quelle poche “ipotesi” di azioni pericolose.

Non guardo i singoli, praticamente mai se non sono allo stadio, ma tolto Pierini, predicatore nel deserto, chi ci ha provato? Chi ha tentato di tirare in porta da fuori area? Spesso leggo di Berti poco utilizzato, ma davvero Tommaso potrebbe da solo cambiare le cose? Vero che non abbiamo la mentalità giusta per mandare in campo i ragazzini, se valgono ed al di là dell’età, però è anche vero che ne ho visti tanti osannati da noi tifosi e giornalisti, che poi si sono rivelati meteore ben distanti da chi credevamo noi.

Il problema è che in questo 2022 il Cesena si è dimenticato di come si attacca, salvo contro l’Olbia, e pur giocando tre volte su quattro in casa; nel calcio ci sta tutto, anche perdere in casa della capolista, però se questa gioca al pallone e tira in porta almeno una volta, diversamente è ora di dare una sveglia in primis al mister e poi ai calciatori.

Sarà il reflusso americano ad aver smorzato gli ardori in riva al Savio? Ma allora era meglio il Martorano? A già, serve tempo per assestarsi, per entrare appieno nella nuova realtà, magari che i nuovi arrivati si ambientino, entrino negli schemi …. mi sembra di sentir parlare della Lazio sarriana, che una settimana da spettacolo e l’altra fa …. ca..re!

Domenica arriva all’Orogel-Manuzzi il Grosseto, un’altra delle ultime della classe, un’altra cliente pericolosa per chi “deve” vincere, fare gol, ed auguriamoci che il Cesena tiri fuori le unghie, perché in quattro partite si è praticamente gettato alle ortiche tutto quanto di buono fatto nel girone d’andata ed è ora di darsi una svegliata, tutti, nessuno escluso.

La stagione non è finita e non è il momento di pensare alla prossima, perché altrimenti i “marican” tornino pure a casa loro, a fare il business tanto amato, qui basta la piadina, rucola e squacquerone, senza ketchup.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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