LUNGA VITA A BORTOLUSSI.

Ci sono vittorie che passano quasi inosservate e pareggi che valgono ben più del punto in classifica, che ne consegue e quello contro il Matelica ha tutto il sapore di essere un passettino in avanti ormai quasi insperato quando, a tre minuti dalla fine, il Cesena era sotto di due reti, poi è arrivato il momento di Bortolussi e … il pomeriggio è cambiato.
Che a Macerata il Cesena non fosse quello visto contro il Ravenna lo si è capito ben presto, anche perché era il Matelica a non fare …. il Ravenna e c’è voluto per diversi tratti della partita un Nardi in versione “acchiappatutto” (o quasi) per restare aggrappati alla gara sino all’ottantasettesimo, quando appunto il bomber cesenate si è scatenato, magari arrabbiato per la rete (regolare) annullatagli in precedenza, o magari solo perché gli è arrivato il pallone giusto sulla capoccia e poi sul dischetto.

Punto guadagnato, guadagnatissimo, quello che il Cavalluccio si è portato a casa pur in una giornata dove più di uno dei ragazzi dell’allenaotre Viali aveva la “giornata storta” e dove gli errori sono costati non poco, in fondo com’è giusto sia, specie quando si sbaglia in maniera ingenua, esperti o meno che si possa essere.
Classifica che per ora sorride ai bianconeri, dunque attendendo il Modena, avanti di due punti, ma abbordabile, sempre, che il Cesena si ricordi del Ravenna, ma anche della … Fermana, e sempre considerando che comunque i “canarini” non saranno un balsamico di grande qualità, ma restano una buona formazione, una compagine di tutto rispetto e la sconfitta casalinga contro il Sudtirol è pur sempre arrivata contro la “potenziale” prima in classifica, visto che i tirolesi sono terzi ad un punto dalla vetta, ma con una partita in meno.

Con la seconda difesa meno battuta del Torneo (otto reti, la metà di quelle incassate dal Cesena) il Modena arriva al Manuzzi-Orogel due punti avanti il Cesena e non vorrà tornare in Emilia dopo aver fatto la fine dello zampone, quindi ci sarà da stare attenti e ben concentrati se si vuole coltivare il sogno play off, un sogno da alimentare migliorando non solo i risultati, ma anche amalgama e gioco, cose finora altalenanti.

Inutile ribadire i soliti concetti già espressi in tante occasioni, che però sono e restano fondamentali caposaldi per una squadra che vuole provare a giocarsela; ci sono formazioni migliori del Cesena, come negarlo, e ci sono Società maggiormente attrezzate di quella bianconera sotto l’aspetto economico, però questo non significa che non si debbano sfruttare le occasioni, se e quando si presentano.

Viali, a mio modesto parere, sta facendo un buon lavoro con un materiale a disposizione, magari non di prima qualità, però in grado di crescere e migliorare sia tecnicamente che sotto l’aspetto caratteriale; qualcosa si è già visto, ma ci vuole tempo e pazienza, come hanno dimostrato gli alti e bassi sin qui verificatisi e non sempre dipesi dalle mosse dell’allenatore.
Cesena deve vivere il presente, restando orgoglioso del passato, ma anche dimenticandoselo per guardare al futuro, cosa non facile quando di mezzo c’è il calcio, l’amore per i propri colori, ma indispensabile perché il mondo cambia e indietro non si torna, purtroppo o …. per fortuna! Facile e retorico a dirsi, ma difficile a farsi, vero? Peccato non ci sia alternativa ….
Come ho già scritto i primi conti si potranno fare a Natale, con la sosta che chiuderà un tour de force mica da ridere e che darà la misura, parziale, di cosa ci si potrà aspettare nel prosieguo di stagione, ammesso e non concesso che il Covid conceda una tregua e si possa sempre giocare.

Una parte importante potrà arrivare dal mercato e qui bisognerà che in Società siano bravi a fare le mosse giuste, partendo dal non farsi allettare da offerte, per Bortolussi in primis, è difficile pensare non perverranno in Sede, a cifre ben diverse da quanto il bomber è costato in estate; chiaro che per uno che segna dieci reti in dodici partite potrà esserci la coda di pretendenti, ma trattenerlo a Cesena potrebbe risultare fondamentale per il risultato finale.
Per ora pensiero al Modena, per il resto ci sarà tempo, compreso il guardare la classifica, fare conti e previsioni; siamo appena al primo terzo di stagione e di strada, dura, davanti ce n’è ancora tantissima.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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