MARCHIGIANA A MEZZA SERA

Così, dopo il rinvio “covidiano” di Ravenna, sono tre le partite che il Cesena deve recuperare, come se fosse uno scherzo dover giocare a più riprese, inseguendo quello che è sempre un sogno, dato che i playoff erano davvero l’obiettivo di inizio stagione?
Ma di chi, se dopo la terza rivoluzione consecutiva, in giro c’era solo gente che “salvarsi sarà dura ….”, scrivani compresi!
Chissà però che questa settimana passata ad allenarsi non serva per recuperare condizione, non solo fisica, quella mancata non tanto contro il Perugia, ma nelle due gare con Fermana e Vis Pesaro, che potevano essere trampolino di lancio ed invece sono state come quei tuffi in cui si finisce con spanciate.

Come dire? Che anche il Matelica è formazione marchigiana? E che quando si parla di Marche, il Cesena sembra dimenticarsi di come si gioca al pallone? Ebbene, allora è ora di sfatare il tabù, di battere una figlia di questa terra che è “vicina di casa”, e se le nove reti segnate nelle ultime due giornate, di cui quattro alla capolista Padova, fanno paura, che ne dite di cambiare mestiere e di darsi al golf, ma non quello con le mazze, no, quello con …. dritto e rovescio.

Dunque, dicevamo della settimana trascorsa ad allenarsi, sperando di recuperare qualcuno dei troppi assenti delle ultime tornate, perché mica è solo arrivato il Covid a Villa Silvia, no, quello è passato, ma oltre agli strasciachi virusiani sono piovuti infortuni ed acciacchi vari.

Il pari contro il Perugia dovrebbe avere rasserenato gli animi, vero che si poteva perdere, al di là delle comottiadi del dopo gara per rigori che forse c’erano, ma non tutti e al di là dei pareri, dimenticandosi quello che l’arbitro non ha visto in area dei “baci” e non di competenza del Direttore grifoniano. Non sono riuscito a vedere che poche cose dell’incontro, ma ero davanti la tv per l’appuntamento precedente, quello con la Vis Pesaro, che non mi è per nulla piaciuto, al di là del risultato e delle opinioni altrui che valgono le mie, tanto si sbaglia tutti, e basta rispettare chi la pensa diversamente.

Quella con la Vis è stata una partita pessima, che a sentire il commento tv mi sono chiesto se stessi vedendo qualcosa di diverso, non tre passaggi giusti di seguito, lentezza, incapacità di trovare contromisure al pressing dell’avversaria. Poi, come spesso capita, prendi un gol evitabile e non trovi un bandolo della matassa; così come a Fermo ti …. fermi, male, non senza lottare e provarci, però dimenticandosi quel piglio che parevano ormai mandati a memoria, parte integrante del gioco della squadra.

Non do colpe, non ai singoli, anche se c’è chi non mi è piaciuto per nulla, così come non do colpe al mister, perché puoi anche preparare bene la partita, ma in campo le cose vanno diversamente e se nessuno ha la capacità di ragionare, beh, ci sono le sostituzioni, e se qualche volta non sono decisive o non apportano gli sperati benefici, può succedere.
Credo che in un momento come questo, il Cesena possa avere delle pause, delle giornate in cui le idee sono confuse, al di là di chi gioca, e certo dopo il Covid ed i tanti colpiti, devi per forza far ruotare i disponibili, ben sapendo (infortuni permettendo) che la condizione di troppi non è assolutamente la migliore o quella di un paio di mesi fa.

Inoltre, io continuo a scrivere che il Girone B è quello dove si registra un equilibrio incredibile, non mancano ad ogni giornata risultati che vanno al di là delle aspettative, e proprio in quest’ottica non mi stupisce che il Matelica ne faccia quattro al Padova o che l’Arezzo batta la Fermana, che non sarà fortissima, ma aveva pur sempre il doppio dei punti dei toscani, e si potrebbe continuare senza problemi.

Quella contro il Matelica sarà una partita equiparabile ad un esame, perché ci sarà da capire a che punto è il recupero della condizione, se si può continuare sulla strada dei play off, magari migliorando la classifica anche in ragione dei tre recuperi da disputare, ma pericolosi perché non daranno respiro ed occorrerà l’intera rosa al massimo per afforntarli ed uscirne al meglio. Le trasferte di Salò e Ravenna, l’impegno casalingo con il Gubbio aspettano, ma per il momento ci sarà da occuparsi del Matelica, una marchigiana …. e da salutare un’icona di Romagna che ci ha lasciati, Raoul Casadei e pazienza se era “anche” juventino, dato che a noi importa la sua parte bianconera, sì, ma quella cesenate!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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