BENEDETTA SAMBENEDETTESE

Dopo un periodo di magra ci voleva un bel risultato, per giunta contro una diretta avversaria ed a casa sua; vero, la Sambenedettese ha più di un problema, specie di “grana” cosa non da poco, ma la corsa (prima del turno numero trentacinque) era aperta e dal quinto al decimo posto poteva succedere quasi di tutto.

Perché guardando la classifica si può trarre qualche conclusione a duecentosettanta minuti dalla fine: in tre (Padova, Sudtirol, Perugia) per la promozione diretta, il Modena praticamente quarto, in quattro (Feralpisalò, Triestina, Cesena, Matelica) per il quinto posto, mentre la Samb può recuperare qualche livello ed il Mantova, oggi decimo, deve vedersela dall’eventuale assalto di Virtus Verona e Gubbio.

Molto da definire insomma, con il Cesena di mister Viali che dopo le brutture di Ravenna, torna “in sé” e sbanca San Benedetto come solo una squadra vera può fare; merito dei bianconeri questa trasformazione nel giro di quattro giorni e dopo aver giocato undici partite in quaranta dì? E se il merito fosse il recupero di quello che per la categoria è un lusso, ovvero Di Gennaro? Con lui in campo è un’altra cosa per tutti e quando è mancato a dirigere…lo si è visto.

Il Cesena di stagione è andato a folate, maluccio all’inizio, poi una sequenza strepitosa e di nuovo un periodo buio; insomma una squadra che ha fatto fatica ad assestarsi ma quando ci è riuscita ha dimostrato di essere meglio di quello che TUTTI credevano ed asserivano, poi… il Covid, già, questa brutta cosa che tra positivi, partite rinviate ed infortuni da … mancanza di allenamento e scarso tempo di recupero, ha tagliato le gambe alla rosa più o meno al completo.

Sono un tantino distante da Cesena e dal Cesena, ma riesco a tenermi aggiornato e poi, dopo qualche anno di “conoscenza”, ho le mie fonti, di cui mi fido ciecamente (visto che sono molto più bravi di me) relativamente a ciò che succede, e mi sembra che Cesena assomigli tanto a Torino, anche se non c’è un Colle con una Basilica ed i paragoni si fanno anche oltre il 1949!

A tutti c’è chi piace di più e chi di meno, anche se a volte il tifo prende di mira quelli sbagliati (a volte no però e non solo tra i dirigenti ….) o “santifica” per cose che non sono del tutto da …. beati!
Ma, questo è il calcio, ad ogni latitudine, perché c’è sicuramente il posto dove rompono meno i maroni, ma per quello che ho visto in giro, mica sono tanti…
In questi giorni, oltre al campionato da finire, si parla (e magari “straparla”) già di futuro, con Viali e Zebi in scadenza ma “rinnovati” automaticamente dai vertici societari in caso di play off; anche se un contratto, nel calcio, si straccia senza problema alcuno e se Zebi ha già detto di voler comunque restare, con Viali le cose sono tutte da sistemare.

Sono uno di coloro che ha sempre tenuto le parti del mister, anche quando qualche errore gli era pure imputabile (chi non sbaglia mai? Solo i “tastieristi” che tutto sanno e di tutto sarebbero capaci …. peccato facciano altri mestieri ….), ma sono convinto che di Viali in giro ce ne siano altri, persino più bravi, la questione è saperli trovare, magari scoprire.

D’altra parte il tanto vituperato (anche da me) Modesto, a Vercelli sta facendo cose buone …. e non è che alla Pro gli abbiano messo a disposizione chissà chi, anzi, ma semmai questo dimostra che a volte basta ci sia quella che il mio amico Eraldo Pecci chiama “chimica”, quel piccolo fattore che ti fa entrare in sintonia con ambiente, Società, squadra; oppure bisogna avere la fortuna di sostituire Modesto o chi per lui…, altre alternative non se ne vedono..

Comunque vada il finale di stagione, il Cesena ha fatto più di quello che erano gli obiettivi, di inizio stagione, se poi resterà Viali tanto meglio, altrimenti grazie e buona fortuna, non sarà mai re Fabrizio da San Severino o il principe Bisolone da Porretta Terme, ma resterà pur sempre messer William da Vaprio d’Adda e qualche fans che lo rimpianga ci sarà di sicuro al bar, visto che lo stadio è vuoto!

Adesso però è l’ora dell’Imolese, un’altra delle “piccole”, quelle contro cui anche in Lega Pro c’è chi si deconcentra un po’, tanto un gol prima o poi glielo si fa, basta che non sia dopo averne prese due, anche perché capita finisca non come a Ravenna ma alla …. Legnago!

Cesena avvisato, Cesena salvato?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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