Si riparte. L’entusiamo intorno al Cesena calcio non è mutato. Sono passati 52 anni ed eccoci qua, ancora in campo insieme alla squadra bianconera.
Siamo al primo numero di questa nuova avventura, questa volta nuovamente tra i professionisti, dopo una stagione passata che ho sempre dichiarato “infernale” per diversi aspetti: da quelli del fallimento dell’A.C. Cesena Spa, alla voglia di rinascere in fretta con molte aspettative, a un campionato di serie D lungo e logorroico.

La fortuna, la volontà di Giuseppe Angelini, i goal di Ricciardo e Alessandro, lo strapotere tra i pali di Agliardi, l’astuzia di De Feudis e Biondini, sono state le pietre miliari per riportare il Cavalluccio sull’onda trasparente di una categoria consona al blasone. Ma il grande merito della rinascita calcistica la si deve esclusavimante alla tifoseria che non ha mai smesso di sostenere i colori della città nei momenti più duri ed è giusto che ora si goda il buon calcio. E’, legittimo, che torni a vivere i derby contro il Ravenna, il Rimini, il Modena, la Reggiana, l’Imolese, il Piacenza.

Il Cesena dunque è tornato tra i professionisti, dove molti giovani nutrono speranze antiche per emergere, per divenire stelle di grandi club. E, su questo punto articolato, la società attualmente capitanata ancora da Corrado Augusto Patrignani, farebbe bene a rilanciare il proprio settore giovanile e ad avere sinergie fondamentali con la Juventus, il Milan, l’Inter, la Roma, la Lazio, la Fiorentina per ottenere le vere plus-valenze dai suoi “figli” vestisti da virtù, che solo il pallone (non gonfiato) sa regalare nel medio-lungo termine.

Venendo all’attualità, al campionato che è ripartito carico di buoni propositi, mettiamo subito in chiaro una considerazione. La squadra di mister Modesto non dovrà strafare, il suo compitino è quello innanzitutto di portare a casa un’anticipata salvezza e poi magari provare ad alzare il tiro. E, se tanto di mi tanto, Alfio Pelliccioni è in piena sintonia con il nostro discorrere. La rosa costruita dal direttore sportivo sanmarinese appare competitiva ai nastri di partenza per ottenere l’obiettivo primario di gestione tecnica, finalizzata a quella economica. Un plauso deve essere fatto ad Alfio per aver consacrato il passaggio biennale del bomber Sarao a Cesena. Manuel che tra poco più di un mese compierà 30 anni è nel pieno delle sue forze atletiche e con i due esterni alti che lo andranno ad appoggiare, sono convinto che a fine campionato andrà in doppia cifra a suon di goal!
Buon Campionato Cesena…!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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