Con la conferma di mister Viali e l’arrivo, come DS, di Moreno Zebi, al posto di Alfio Pelliccioni, inizia la “nuova” stagione bianconera, in anticipo forzato rispetto al solito, ma quanto davvero anticipata rispetto ad un 2020/2021 e chissà quando inizierà davvero e, soprattutto, con chi al timone societario?
Già,  perché intorno (e dentro) il Cesena pare accadano diverse cosucce, non solo relative alla conduzione tecnica, ma pure a quelli che potrebbero essere gli assetti societari futuri, con diversi pretendenti alla proprietà del club; tanti ma non indigeni, come si vorrebbe o sarebbe auspicato in riva al Savio.
Ma andiamo per ordine (sparso), iniziando dalla conferma del mister, che oggettivamente non ha potuto dimostrare molto, causa Covid-19, ma che meritava di restare sulla panca bianconera, anche solo pensando al suo predecessore, che magari diventerà (gli piacerebbe!!!) il nuovo Guardiola, ma che al Cesena ci stava come il parmigiano sul pesce!
Viali non sarà un mago, ma in poche settimane ha saputo dare un volto alla squadra, ricaricare le batterie a giocatori “complessati” dalle urla di Modesto e mettere ciascuno al proprio posto in campo; che poi non si sia potuta verificare appieno la sua reale competenza, beh, non è certo colpa del tecnico che, ribadisco, secondo il mio modestissimo parere resta giustamente in Romagna.
Al suo fianco, a costruirgli la rosa per la prossima stagione, non ci sarà invece l’ormai ex Direttore Pelliccioni, che paga chissà quali colpe, che forse vanno individuate nello stare sui “maroni” di qualche influente personaggio societario, cui evidentemente la schiettezza del dirigente poco confaceva, dato che nel calcio, a tutti i livelli, è sempre preferibile l’aumma aumma piuttosto che il parlare chiaro.
Scelte, per carità,  magari anche giuste, non fosse che bisognerebbe riconoscere anche i meriti di chi lavora sul campo, certo sbagliando come succede solo a chi “FA” e mai a chi giudica (e critica) e basta; poi bisognerebbe sempre tenere conto del perché di certe scelte, dato che tornando a Modesto, il DS voleva altri, ma i soldi (pochi) bastavano solo per arrivare a che,  modesto (minuscolo) si è di fatto rivelato.
Vedremo se la scelta di cambiare si rivelerà giusta, certo chi arriva deve costruirsi un nome ed una carriera e Zebi deve fare entrambe le cose, se poi si rivelerà davvero bravo (come per altro tutti speriamo) sarà il “Cesena a beneficiarne e noi ci cospargeremo, volentieri, il capo di cenere …
Un minimo di dubbio però rimane, non per la persona, ma perché non ritengo sia scandaloso pensare che al Cesena serva/servisse/servirebbe qualcuno di maggiore esperienza, senza per cortesia, tirare fuori i soliti, o il solito, nome trito e ritrito…
La C non è uno scherzo e meno che mai lo è fare una squadra con pochi soldi, se poi invece viene fuori il “Barca dei poveri” tanto meglio, anche se, e qui si innesta il filone proprietà, bisognerà attendere gli eventi ed eventuali nuovi “padroni” per capirne e saperne qualcosa in più.
E chi potrebbero essere queste eventuali forze nuove, attirate in Romagna, da una situazione generale da dopo-Covid, strutturalmente non così disastrosa come da altre parti? Si parla di molte ed interessanti proposte o anche solo dichiarazioni di interesse pervenute nella sede bianconera, se poi una di queste porterà ad un cambio societario del Cavalluccio lo vedremo.
Certo a molti cosa non piace è che il Cesena potrebbe restare orfano dei Cesenati,  anche se, lo abbiamo visto e lo dico per esperienza, per “distruggere” bastano anche quelli di casa, senza andarsi a cercare lo “straniero” senza scrupoli; tanto lo sappiamo fin troppo bene, che non mancherà mai chi critica, anche a prescindere, e quindi chi se ne importa?
A breve potrebbero succedere fatti nuovi, così come, tolto il DS, potrebbe non accadere un bel nulla, noi aspettiamo speranzosi, non tanto un cambio al vertice, ma di conoscere il futuro del Cesena, l’unica cosa che ci sta veramente a cuore, a prescindere da chi comanda e/o da chi chiacchiera solamente!
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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