La nebbia è calata da un paio di giorni, non è una domenica da merla, c’è il sole, le campane suonano la festa e la carica a favore dei bianconeri di Romagna che al tramontar del sole vedranno splendere una stella americana sopra l’infinito dell’Adriatico. Oggi, insomma all’Orogel Stadium, ci sono stati tutti gli ingredienti per un pranzo con i fiocchi e una buona digestione che lascia spazio ad una generosa camminata fuori dallo stadio.

Il 3-0 del Cesena su di un Olbia mai in partita rafforza l’idea che la formazione di Viali è come un violino suonato dal vento, nel senso che quando compone le note giuste è da Scala di Milano; e, lo si è visto con Pierini contro tutti, ma anche con gli apostrofi del capitano Caturano, mai domo, sempre a disposizione con abnegazione dei compagni.
Il cavalluccio ha praticamente disputato per la categoria una partita perfetta sotto l’aspetto attitudinale, ma pure svolgendo una trama di gioco goliardica servita a non dare nessun tipo di riferimento ai sardi.

La doppietta di Pierini e il tris di Caturano, sono stati la combinazione vincente per aprire la cassaforte che attualmente rafforza la terza posizione e che in parte riavvicina il gruppo cesenate alle due emiliani che pare abbiano preso il sopravvento. Il Cesena è ritornato alla vittoria nell’anno nuovo dando dimostrazione della sua compattezza e della sua spregiudicatezza quando i muscoli sono ben tesi e hanno assorbito la vitamina B.

Questi tre punti arrivano a ridosso della prossima sfida di mercoledì sera contro la Lucchese. Come abbiamo sempre sostenuto ogni gara ha una sua storia, ma guardando il “pendolino” che non è quello che corre sui binari, viene spontaneo e sintomatico pensare che i cesenati sapranno presentarsi ancora una volta davanti al proprio pubblico come una “Freccia rossa”, ha sempre una certa spettacolarità nel calcio fare gli indiani, chi è colui il quale non si ricorda di Giambattista Festa con la sua bandana dare filo da torcere a Furino, a Antognoni, a Rivera, a Mazzola…

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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