Per i pochi nostalgici del Cesena, l’attesa è finita, infatti sabato i bianconeri tornano nuovamente in campo all’Orogel Stadium per affrontare l’Ascoli. Una partita, la prima del 2017 in casa, davvero fondamentale, perchè vincerla vorrebbe dire abbandonare la zona play-out e uscire, forse definitivamente da una crisi di gioco, di risultati e di identità che ha colpito il cavalluccio per buona parte della stagione. Tornare a vincere, di nuovo in casa, per alimentare la speranza anche per le trasferte, nelle ultime due delle quali tra campionato e coppa la squadra di Camplone ha ottenuto una vittoria, eliminando il Sassuolo e un pareggio pieno di rimpianti contro il Perugia.
Un dato negativo c’è però nelle ultime uscite esterne del Cesena, senza contare quella vittoriosa nel derby di Coppa Italia. Infatti l’ultima stagione, ormai datata di circa 13 anni in cui il Cesena ha preso 11 gol in 4 trasferte(come successo nelle ultime 4), con una media di quasi tre reti subite a partita, la squadra è retrocessa, ecco perchè il trend è assolutamente da invertire.
Per questo, per puntellare un reparto, quello difensivo, troppo perforato, Rino Foschi si sta muovendo alla caccia di un difensore di una certa esperienza, che possa aiutare compagni meno esperti, ma soprattutto funzionale al cambio di modulo che Camplone sta pensando di effettuare.
In vista di sabato intanto si sta svolgendo proprio ora la rifinitura a Villa Silvia, seduta che dovrebbe togliere al mister e ai giornalisti ogni dubbio sulla formazione titolare che scenderà in campo.
Agliardi, dopo la prestazione non troppo felice, per usare un eufemismo, di Agazzi a Perugia, tornerà molto probabilmente titolare tra i pali.
Così come davanti dovrebbe trovare spazio dal primo minuto Garritano al posto di Laribi e Cocco per uno spento Rodriguez, proprio i due cambi che hanno permesso al Cesena di mostrare un briciolo di carattere al Curi lunedì sera.
In attesa quindi di nuovi colpi, i bianconeri sognano Blanchard, ma il difensore al momento fa muro, bisogna portare a casa punti importanti e poi attrezzarsi per non trasformare ogni trasferta in un incubo, anche se finalmente, dopo mesi di tormenti la strada imboccata, anche al di fuori dalla via Emilia, sembra essere quella giusta.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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