LA MOSTRA – Ultimi giorni per la mostra “Normality” dei due artisti Valeria Catania e Guido Pecci, presso gli spazi espositivi del ristorante vegetariano Il Margutta, in via Margutta 118 a Roma. L’esposizione è ideata da Tina Vannini, curata da Giorgia Calò, organizzata e coordinata da Anita Valentina Fiorino. La mostra, ad ingresso libero, si concluderà il 5 dicembre.
Oggetto della mostra la follia creativa di due artisti italiani dalle diverse provenienze stilistiche e concettuali, che affrontano la presenza binaria dello spazio espositivo creando un percorso estremamente particolare nella sua totale eterogeneità. La contrapposizione non è solo tra i diversi linguaggi, spesso monocromo con l’uso di plexiglass e lamiere per Catania, estremamente colorato e materico quello di Pecci; ma anche tra due punti di vista ben distinti: più introspettivo il primo, estroverso nel suo tripudio pop il secondo.

IL PROGETTO “NORMALITY” – La mostra ha fatto parte di un progetto più ampio, il cui “fuoco artistico” è stato il cortometraggio Normality, produzione indipendente dell’attore Gabriele Lazzaro, che è stato presentato, durante due appuntamenti speciali, a giornalisti ed artisti. Il corto racconta l’amore folle e malato di Norman per sua madre: timido e problematico lui, instabile ed enigmatica lei, un rapporto paradossale, in cui unica chiave di sopravvivenza è preservare la dipendenza emotiva.

IL TEATRO – Il progetto si conclude il 6 dicembre con una imperdibile cena teatrale, sempre incentrata sulla follia. Follywood, di Roberto Corradi, a cura di Nicola Pistoia, con Ketty Roselli e Roberto Corradi, nasce da un’idea di Tina Vannini e Francesca Barbi Marinetti, vuole essere ancora una volta un modo per gustare intrattenimento, arte e buon cibo creando una cornice di partecipazione e dialogo tra diversi livelli di creatività. Al pianoforte il Maestro Antonio Nasca.

LA TRAMA – Jack e Jennifer sono i classici protagonisti dei film americani, ma il giorno in cui riescono a mangiare per intero un sandwich – anziché destinargli un solo morso prima di rispondere al telefono e andarsene, come accade in qualsiasi pellicola statunitense – le loro certezze svaniscono. Il loro mondo si stravolge, e acquistano una normale imperfezione, rappresentata da un forte accento italiano. Anzi, romano. A nulla varrà cimentarsi in vari stili cinematografici: la trasformazione risulterà irreversibile e l’epilogo sarà in musica.

INFO CENA TEATRALE – Lo spettacolo andrà in scena tra una portata e l’altra della cena: quattro le portate, quattro gli “atti” della messinscena. Start: ore 20,30. Prenotazioni allo 06 32650577 o per mail ad [email protected].

A cura di Press Uozzart

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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