“Sono a Cagliari da pochi giorni, dopo aver fatto tre settimane di quarantena a Brescia. Sono stato in ospedale per fare dei controlli. E’ uscito fuori che mia figlia ha avuto il virus, mio figlio no. E che io ce l’ho in atto“.

Dopo alcune indiscrezioni emerse ieri sera, Massimo Cellino ha confermato di aver contratto il Coronavirus a ‘La Repubblica’.

Il presidente del Brescia ha brevemente descritto i sintomi, parlando di stanchezza eccessiva e forti dolori alle ossa. Poi ha confermato la sua volontà di non ripartire, nonostante la Figc stia lavorando a soluzioni per riprendere almeno il campionato di Serie A sospeso a marzo: “Ora stop al calcio” ha detto.

Negli ultimi giorni, parlando al ‘Giornale di Brescia’, il presidente delle rondinelle aveva minacciato di non schierare la sua squadra in caso di ripartenza del torneo.

“Non è una provocazione: mi diano i punti di penalizzazione che vogliono, mi assumo tutte le responsabilità del caso” aveva detto.

“Lotito vuol tornare a giocare? Raglio d’asino non giunge in Paradiso – aveva poi aggiunto riferendosi al patron biancoceleste, che invece è dalla parte di chi vuole riprendere -: io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato. Tra l’altro non so nemmeno se rappresenti la Lazio visto che del club è solo presidente del comitato di gestione”.

Cellino aveva poi rivolto un invito a Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, nella stessa intervista al quotidiano lombardo: “Venga a fare un giro a Brescia, poi parliamo di tutto. Io non voglio vantaggi e non ho paura di retrocedere perché non fallisco e la Serie A ce la riprendiamo”.

La Redazione giornalistica – Foto Enrico Lecci

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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