SANTA MESSA PER L'APERTURA DEL SINODO DEI VESCOVI PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

Il difficile momento che l’Italia come il resto del mondo intero stanno attraversando a causa della pandemia universale e del suo drammatico effetto domino sulla salute, sul lavoro, sull’economia e sull’educazione è stato al centro di una riflessione dei vescovi, che hanno espresso la loro seria preoccupazione per la tenuta sociale del Paese.

Nel Consiglio Episcopale di inizio primavera si legge un dato allarmante: “Le stime riguardanti l’esplosione di vere e proprie faglie sociali – tra i più ricchi e i sempre più poveri (fra cui rientrano in numero crescente lavoratori e piccoli imprenditori del ceto medio), tra donne e uomini, tra anziani e giovani – richiamano a un forte senso di responsabilità, che deve accomunare le istituzioni politiche, economiche bancarie, sia quelle civili e quelle religiose”.

E’ urgente uno sguardo lucido sulla situazione attuale che si traduca in una presenza di speranza della comunità cristiana, ma anche in azioni concrete a sostegno delle famiglie e dei cittadini, in particolare quelli più vulnerabili, onde evitare una frattura stabile in tutti settori, compresi quelli educativi.

Oggi è necessario prima di tutto garantire a tutti gli alunni il diritto alla connessione, e la pandemia ci ha fatto capire come non tutto il paese sia raggiunto dalla banda larga e soprattutto come non tutte le famiglie abbiano a disposizione più device. La scuola, come ha ricordato il Presidente della CEI, integra, include, accompagna, per questo chiediamo al nuovo Governo che non discrimini nessuno, non esistono alunni di serie A e alunni di serie B, e che anzi coinvolga tuti gli attori in un tavolo di lavoro che porti alla creazione di un Piano nazionale di istruzione. Sul fronte della lotta alla pandemia i vescovi hanno ribadito la disponibilità a collaborare alla campagna vaccinale.

Sul piano sanitario, si legge nel comunicato finale, i Vescovi hanno ribadito l’importanza della campagna vaccinale, da sostenere e implementare, a beneficio della collettività. La messa a disposizione delle strutture edilizie delle Chiese che sono in Italia vuole essere un nuovo contributo di carità, in continuità con un cammino già avviato in tal senso presso numerose Diocesi”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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