Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Ancora tensioni sul caso Cospito. L’anarchico, trasferito nel carcere di Opera, ha ribadito il suo rifiuto all’alimentazione forzata. E rifiuta anche gli integratori. Continua quindi il suo sciopero della fame. L’uomo resta al 41-bis: il governo, infatti, è fermo sulla sua linea.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un’informativa alla Camera e al Senato, ha ribadito: “Lo stato di salute di un detenuto non può costituire un elemento di pressione” sul governo. La premier Giorgia Meloni, su Twitter: “Non arretriamo davanti a intimidazioni e minacce”.

Ieri bagarre in Aula dopo l’attacco di Giovanni Donzelli al Pd: “Stanno con Stato o terroristi?”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana annuncia un giurì d’onore “per verificare quanto accaduto e la correttezza delle affermazioni”: verrà convocato “entro una settimana”, dicono fonti parlamentari. La Procura di Roma, intanto, ha aperto un fascicolo di indagine alla luce di un esposto presentato dal parlamentare dei Verdi Angelo Bonelli: si ipotizza il reato di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. “Mi sentiranno e si chiuderà il fascicolo”, ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, sottolineando che si trattava di “informazioni non secretate”. Nonostante le richieste, niente dibattito in Aula al Parlamento Ue sul caso.

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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