Il meccanismo del cashback, studiato dal governo per incentivare i pagamenti elettronici e tracciabili, prevede il rimborso del 10% delle spese effettuate con carta di credito o di debito, per un massimo di 300 euro all’anno. A quanto riporta Il Sole 24 Ore però, c’è una regola in più: per averne diritto è necessario aver effettuato un numero minimo di operazioni
Saranno infatti necessarie almeno 50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso.

Oltre al limite di valore fissato in almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui) si introduce quindi anche un limite minimo di transazioni da effettuare (100 l’anno) in formato cashless
L’obiettivo è evitare che con una, o con poche operazioni più elevate, si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate.
L’esecutivo starebbe anche lavorando ad ulteriori misure per eliminare le commissioni sulle spese inferiori a 5 euro
L’obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo delle carte anche per acquisti di bassa entità, come per esempio il caffè al bar.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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