Tre candidati “newyorkesi” si sfideranno oggi per le primarie nella Grande Mela, in uno scontro senza precedenti: Bernie Sanders e Donald Trump, cresciuti rispettivamente a Brooklyn e nel Queens, e Hillary Clinton, che ha acquistato una casa a Chappaqua nel 1999 per poter diventare senatrice per lo Stato di New York nel 2000.

Il legame con la città americana è stato il tema centrale dei discorsi dei tre candidati, negli ultimi giorni. Sul fronte repubblicano, non ci sono dubbi sulla vittoria di Trump: tutti i sondaggi gli assegnano oltre il 50% dei voti, con John Kasich più votato di Ted Cruz.

Trump riuscirà dunque a ottenere un’ampia maggioranza dei delegati, necessaria per continuare la sua difficile corsa verso la conquista dei 1.237 necessari per ottenere la nomination. Secondo le proiezioni di Five Thirty Eight, che ha fissato in 58 delegati l’obiettivo di Trump per New York, il miliardario non riuscirebbe a raggiungere il numero necessario a conquistare la nomination prima della Convention di luglio. Alla vigilia delle primarie di New York, Trump è in testa con 742 delegati, seguito da Cruz a 529 e Kasich a 143.

Più interessante il confronto democratico: secondo le previsioni di Five Thirty Eight, Clinton ha il 98% di possibilità di vittoria, con il 55,8% dei voti, secondo la media dei sondaggi, e 14,1 punti percentuali di vantaggio sul senatore Sanders.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui