Un paio di anni fa avevo scritto che la strada del divorzio tra te ed Elisabetta non era quella giusta, perché in qualche modo rappresentavi la famiglia italiana, l’esempio di un imprenditore serio come lo sono anch’io, che dopo ore interminabili di lavoro, ha sempre sentito la necessità di ritornare a casa per amore infinito di coloro che non hanno mai smesso di sorreggerci anche nei momenti difficili.

So da fonti che mi arrivano direttamente da un amico del cuore che come te vive a Montecarlo che per i tuoi 70 anni di vita, hai festeggiato con tuo figlio adorabile Falco e la donna che per me continui ancora ad amare. E, forse, proprio in questo periodo di guerra, dove i sentimenti non ristagnano più nel fango dell’egoismo, ma esaltano ogni momento del nostro vivere vicino ai nostri cari, hai capito, o meglio avete, che essere di nuovo insieme in un abbraccio familiare e tanto di più che sviluppare quotidianamente impresa.

Nel costruire su due strade diverse i nostri affari, un giorno mi piacerebbe conoscerti, perché in qualche modo qualcosa ci accumuna, ora ci si rende conto che vestire i panni francescani allieva il cuore e l’anima. Ed è proprio dentro il silenzio che ci rendiamo conto di quanto siano importanti i nostri battiti. Il compito che abbiamo è quello di farli ascoltare a chi ci ha dato figli.

Sarei felice se tu e Elisabetta tornerete a planare come un FALCO libero che torna sempre al suo nido.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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