L'attore italiano Carlo Verdone
In questi giorni abbiamo più volte “mal parlato” di Parigi, la Ville Lumiere, ma a quanto pare c’è di peggio e a trionfare è proprio ROMA, la nostra Capitale, una volta “caput mundi”, oggi, gestita dal Sindaco Roberto Gualtieri, ovviamente del PD, in carica dal 21 ottobre 2021, quale sostituto di Virginia Raggi, alle quale furono ampiamente contestate le sue scelte politiche e gestionali. Ma ROMA da allora è peggiorata, entrando in un vortice di anomalie in tutti i settori, dai trasporti, alla raccolta dell’immondizia, alle strade, al turismo ecc. ecc.
Proprio in questi giorni, nel centro, a Piazza Navona, sono comparse scritte pesanti e offensive contro il Sindaco, del tipo “Criminale di Roma“!
Non dimentichiamo tra l’altro che la Chiesa celebrerà nel 2025 il Giubileo, l’Anno Santo che i Papi convocano periodicamente dal 1300 e che segna una tappa importante per la Chiesa Cattolica. Sarà inoltre un grande evento mediatico e la città di Roma sarà meta per milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo, ma è pronta per tale manifestazione?
Su questo ci sarebbe molto ma molto da dire!
Non a caso, il grande attore e regista Carlo Verdone, più che romano, ha espresso la sua autorevole opinione  sulla città eterna evidenziandone degrado e bruttezze.
La sua prima frase: “Ci penso davvero due o tre volte a settimana: famme scappà via“.
Nelle sue dichiarazioni a “Il Fatto Quotidiano” ha sottolineato: “Non è un problema solo mio, conosco tanti amici che stanno valutando concretamente di andarsene da Roma. È la prima volta che succede. Il caldo rende ancora più invivibile una città così complicata. È un caldo cafone. Non solo killer perché di tanto in tanto ti fa sentire le sirene delle ambulanze che vanno a prendersi un vecchietto che non tornerà più. È pure un caldo di una volgarità incredibile. Aggrava tutto, deprime, scoraggia. Con questa temperatura non ce la facciamo. Ma il declino di questa città non è stagionale, è costante. La scorsa settimana, stavo lavorando in Pizzale Clodio, quando è scoppiato l’incendio a Monte. Ho provato a tornare a casa, ma tutte le strade erano chiuse per far passare i pompieri e la polizia. Ero pure in scooter, in teoria doveva essere più semplice venirne fuori, invece sono finito incastrato in una specie di bolgia infernale: come mi muovevo trovavo una strada chiusa. Ero ostaggio, non riuscivo più a tornare a casa. Ho scoperto che a Roma ci si può ancora perdere alla mia età“.
A questi suoi pensieri, non certo favorevoli alla Capitale potremmo aggiungere anche quanto Carlo Verdone ha dichiarato nell”intervista con “Repubblica, dove ha paragonato la situazione di Roma al bagno di un autogrill, affermando: “Provi ad affacciarti per una ventina di minuti da Ponte Garibaldi o da Ponte Sisto, vedrai qualcuno che si cala i pantaloni e lascia un bel ricordo. Ve lo garantisco al cento per cento. Mica solo pipì, eh, pure qualche regalo più sostanzioso. Dalla mia finestra vedo ragazzi, ubriaconi che si nascondono dietro macchine, statue, alberi. Ogni volta che torni a casa, ti devi controllare le suole delle scarpe. È indecoroso, impensabile per le capitali europee. C’è un concorso di colpa, è chiaro: c’entra pure il senso civico delle persone. Ma cara amministrazione, che ci vuole a mettere dei vespasiani? Pure il gabbiano è il risultato di una città sporca. Ci sono sempre stati, ma un numero così incredibile non l’avevamo mai visto. E poi i piccioni. Nel nostro condominio non sappiamo più come fare: non vogliamo ammazzarli, poveracci, ma arrivano in gruppo, dieci alla volta, non hanno più paura di nulla. Stanno massacrando i nostri balconi. Roma è sporca da troppo tempo e questa è la conseguenza“.
Vogliamo ringraziare ed elogiare la Pubblica Amministrazione e il Sindaco Gualtieri per tanto amore verso Roma? Ognuno faccia come crede!
A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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