Anche questa sera all’Orogel Stadium non si sono viste nel cielo limpido le stelle di Negroni, quelle del salame, anche se sono di ottima qualità. Si è visto un illuminante Candela, bravo ad inserirsi da dietro sul cross di Favale e mettere la palla in fondo alla rete per creare la vittoria e un’aurea di luce intensa intorno a Robert. Con questa vittoria il Cesena ha messo sull’abete natalizio ben 39 comete che consentono di rimanere a ridosso delle due emiliani e ben distanti di otto lunghezze dalle quarte Pescara e Ancona.

Per i bianconeri di mister Viali costretti a rinunciare a Caturano e al miglior Missoroli non ancora al suo livello, si prospetta un cammino di marcia elargitivo con carattere fatto di piccole particelle che creano calore e energia per il girone di ritorno. Con l’arrivo nella Romagna bianconera dell’avvocato che non è Agnelli, a gennaio, durante il calciomercato, il Ds. Zebi che considero un vero professionista, avrà la possibilità di rafforzare un gruppo comunque solido.

Il terzo posto in classifica a sole sei lunghezze da Modena e Reggiana che possiamo definire da Iron Man è il frutto di un ottimo lavoro fatto di coesione e attaccamento alla maglia che ha sempre un suo fascino unita alla storicità.

La squadra è chiamata all’ultima giornata di andata in quel di Gubbio, dove il lupo è solito ululare, ma sono sempre convinto che il Cesena abbia l’agogita, ovvero quella composizione che è una qualificazione dell’espressione musicale per quanto riguarda l’impostazione della velocità di un brano e delle sue transizioni.

E, questa espressione, in campo, non certo sopra i tasti di un pianoforte targato Cocciante, il cavalluccio, la praticherà con illuminismo, quando il signor Missiroli avrà capito di essere un leader del centrocampo, zona determinante in questa categoria per arginare i Polifemo e non certo coloro che giocano di tecnica con la pantofola d’oro, che io e il grande capitano Ceccarelli Giampiero calzavamo nell’Eden, al tempo delle mele, che erano le cassette di frutta verso l’estero di Dino Manuzzi. A Lewis che vuole iniziare un nuovo corso a Cesena, qualche “maestranza” è pregata di fare una certa ripetizione partendo dal 1940… In Palio vi era il Siena battuto… Ma adesso tra le contrade ci deve essere la promozione!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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