Dopo diversi anni ho rivisto una partita di serie B, una gara maschia, dove ha regnato l’equilibrio tattico impartito dai due allenatori. Da una parte Tesser teso come una corda di violino e dall’altro Viali con il cinguettio nelle orecchie dei canarini. Un ronzio lungo fino al fischio del rigore per un fallo generoso di Ciofi in area di rigore, che ha consentito al Modena di rompere il risultato, portandosi in vantaggio con Tremolada dagli undici metri.
Non c’è dubbio che gli emiliani sono stati praticamente perfetti nella fase difensiva fermando di fatto ogni tentativo incisivo di Pierini, Bortolussi e Caturano, praticamente sono stati oscurati in ogni manovra offensiva fino al punto che Gagno poteva permettersi un caffè alle frappe dopo una cena con fil di coriandoli d’orati. Certo, vien da pensare che il Cesena, non avesse subito quel penalty, non avrebbe rubato nulla in caso di parità al Braglia. Anche lo stesso Nardi non si è dovuto impegnare troppo durante tutto il corso del match, a dimostrazione che le due contendenti avevano sul terreno di gioco lo stesso peso.
I bianconeri hanno costruito nel primo tempo una buona manovra nella mediana avversaria dimostrando personalità, bella da vedere, ma poi veramente poco incisiva negli ultimi metri. I gialloblu, hanno sorvolato, hanno atteso e si sono presi il solito carpe diem di Orazio proprio allo scoccare della mezz’ora per rompere gli indugi.
Ora il Modena comanda la classifica e il Cesena invece è costretto a guardarsi alle spalle perchè la Virtus Entella e il Pescara sono risalite in modo spaventoso nelle ultime tre gare per agganciare il podio del terzo scalino che consente di affrontare i play-off sotto un’altra ottica specie quella muscolo-nervosa.
Non sarà un caso, sarebbe potuto capitare ugualmente anche con la stessa società guidata da Patrignani, ma da quando sono sbarcati gli americani il cavalluccio ha saputo raccogliere solo cinque punti, una media da bassa classifica, lontana da quella del girone di andata, dove ad ogni gara nel pallottoliere venivano aggiunti almeno due punti per volta.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega
