Gli storici militari appassionati del periodo storico relativo al secondo dopoguerra ricorderanno la storia dell’ordigno B-36: nel 1950 un bombardiere dell’aviazione Usa si schiantò in British Columbia dopo essere decollato dalla base di Carswell in Texas. Il velivolo era in missione segreta e doveva simulare un attacco nucleare. A bordo c’era un autentico ordigno atomico del tipo Mark IV.

Quando avvenne l’incidente, gli uomini dell’equipaggio cercarono di paracadutarsi fuori dall’aereo, ma su cinque uomini se ne salvò solo uno. Le autorità Usa dichiararono in seguito che la bomba scomparsa non era mai stata caricata con il plutonio, bensì con piombo e tritolo.

Questa storia venne in seguito dimenticata, fino a quando, ieri, un subacqueo che si era immerso nelle acque della British Columbia a caccia di “cetrioli di mare”, ha fatto un sorprendente ritrovamento: un ordigno che potrebbe essere proprio il B-36, chiamato anche “lost nuke”.

Stando a quanto riportato dal Canadian Department of National Defence (DND) il ritrovamento della bomba, grande come un letto matrimoniale king-size, riguarderebbe effettivamente l’atomica Usa perduta da decenni. Nel corso di un’intervista alla Bbc, il sub, Smyrichinsky ha raccontato l’incredibile scoperta. “All’inizio – ha affermato – pensavo fosse un Ufo, poi ho parlato con un amico, un vecchio conoscitore della zona, e lui mi ha detto: ‘diamine, forse hai trovato l’atomica perduta nel 1950′”.

Ora, la questione più spinosa riguarda il recupero dell’ordigno: il Canada ha già inviato al largo delle coste della British Columbia una squadra navale per mettere in sicurezza la zona.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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