La Champions League è il palcoscenico su cui si esibiscono i campioni, e se non ci sei mai stato, per quanto puoi essere bravo, sei come un attore che frequenta soltanto i teatri di provincia: nessuno potrà mai valutare il tuo vero valore.

Quest’anno l’Italia si è presentata con quattro squadre alla fase a gironi, l’ultima volta che è successo abbiamo portato a casa la Coppa, grazie all’Inter di Mourinho. Ed è proprio il ritorno dei nerazzurri che stuzzica l’appetito dei tifosi. Mauro Icardi non era mai stato ammesso alla “serie A” d’Europa. Ora, a venticinque anni, può finalmente debuttare e confrontarsi con i più grandi del suo stesso ruolo abituati da anni alla Champions. Così è stato paragonato a giocatori come Benzema, Suarez, Kane, Firmino, Cavani, Diego Costa, Falcao, Lewandowski, Agûero.
E a Cristiano Ronaldo, all’uomo cui la Juventus ha chiesto un passaggio per il Paradiso, la vittoria della Coppa. Tutti centravanti. Tutti attori da grandi palcoscenici.

Vedremo se Icardi riuscirà a rimanere nella compagnia? Ricorsi. Interviene, o meglio, interviene ancora una volta il TAR del Lazio e in serie B è di nuovo caos. I giudici amministrativi hanno bacchettato l’ex commissario straordinario della Figc, Fabbricini, perché non poteva cambiare il format del campionato da 22 a 19 club non essendo nei suoi poteri. E così il TAR riporta l’orologio indietro – come per l’ora legale – sospendendo ogni provvedimento adottato da metà agosto.

Gli effetti immediati spingono per una soluzione che riporti il campionato cadetto alle origini (tre squadre in più), in quanto la nuova Figc non impugnerà al Consiglio di Stato la decisione del Tar. Tra l’altro il nuovo presidente Gravina è sempre stato contrario alla svolta imposta dalla modifica delle norme statutarie. Pro Vercelli, Ternana, Novara, Catania, Siena ed Entella sono in attesa.

Nel frattempo sono allo studio le nuove norme per garantire la regolarità dei campionati. La stessa serie B, però, minaccia la sospensione del campionato in attesa di chiarezza. Abbonamenti. La campagna abbonamenti del Cesena Fc si è conclusa in un crescendo, stile Bolero di Ravel. Sono infatti 8354 gli abbonati per la stagione 2018-2019. A seguire il Bari, che vanta un bacino altrettanto grosso, con 7663 tessere vendute. Numeri davvero importanti.

Numeri che nulla hanno a che fare con la serie D. Numeri che molti club di serie A e di serie B nella loro storia non hanno mai raggiunto. Qualche esempio? L’Empoli ha chiuso a quota 5500, il Sassuolo a 6305, il Chievo a 6400 e la Spal a 8311. Nella serie cadetta troviamo l’Hellas Verona e il Foggia rispettivamente con 7405 e 7346 tessere, seguite dal Lecce con 6851 abbonati. Ancora più sorprendente il danaroso e ambizioso Benevento, retrocesso dalla A e capace di allestire uno squadrone in estate che ha fatto sottoscrivere 8.435 tessere, I campionati però non si vincono al botteghino, ma come è risaputo sarà il campo a dare il responso finale. Comunque sia l’estate 2018 sarà ricordata anche per questi sorprendenti numeri.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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