Ieri… Si è tenuta nella capitale, al palazzo del Viminale, una conferenza stampa tenuta dal ministro dell’Interno Roberto Maroni dedicata alla sicurezza negli stadi e ad un bilancio dell’ultimo campionato italiano di calcio.

I dati sono stati illustrati dal capo della polizia Antonio Manganelli che ha fatto un resoconto degli episodi di violenza negli ultimi anni prima e dopo la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio 2007. Manganelli si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti con le nuove misure di sicurezza.
Comparando infatti i dati dell’ultima stagione calcistica con quelli del campionato 2005/2006 (precedente la morte del poliziotto in servizio di ordine pubblico al “Massimino” di Catania) si nota una diminuzione di oltre il 40 per cento degli incontri dove si sono verificati incidenti con feriti; così come sono diminuiti del 47 per cento i feriti tra i civili e oltre il 63 per cento tra le forze dell’ordine. Anche Maroni ha ribadito che, sebbene nell’ultimo campionato di calcio rispetto al precedente il trend sia stato meno positivo, il modello di sicurezza messo in campo in questi anni per contrastare la violenza negli stadi “è valido”.

Come per tutte le cose, anche i dispositivi di sicurezza vanno aggiornati e tra i correttivi da adottare c’è l’aumento del numero degli steward dentro gli stadi di serie A e B, oltre ad una loro maggiore formazione che migliori la capacità di gestione dell’ordine pubblico. Il ministro e il capo della polizia hanno poi ricordato che la tessera del tifoso – per inciso il Cesena ha già raggiunto la quota record di 9.400 tessere, mentre lo scorso anno gli abbonamenti sottoscritti furono 8.175 – è solo una delle tante misure adottate per garantire la sicurezza a chi ama andare allo stadio.

Oggi… Peccato che l’estate folle del calcio e delle cosiddette “amichevoli” si sia conclusa con diverse risse in campo e botte in tribuna e fuori dagli stadi. Dopo le partite annullate per pericolo di scontri tra tifoserie, dopo gli incidenti tra gli ultrà, dalla serie A, continuando fino ai dilettanti, sono stati rilevati segnali di violenza preoccupanti prima dell’inizio ufficiale dei vari campionati. Tifoserie che si sono fronteggiate travisate, armate di coltelli e mazze. Danneggiamenti ad auto in sosta, furti e danni negli autogrill, petardi, fumogeni, feriti, fermati, denunciati, Daspo e diversi altri reati da stadio accertati, dei quali dovranno rispondere i sostenitori delle varie squadre. In un caso, la polizia, è stata anche costretta a fare uso delle armi da fuoco in dotazione e ha dovuto sparare in aria per disperdere gli ultrà violenti. Se il buongiorno si vede dal mattino, non ci rimane che dire: ForzA CesenA…

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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