Torino's President Urbano Cairo looks on prior the Italian Serie A soccer match Torino FC vs US Sassuolo at the Olimpico Grande Torino stadium in Turin, Italy, 12 May 2019. ANSA/ANDREA DI MARCO

Insieme alla “questione” cessione, in questi giorni si parla anche di altro intorno al Torino; la stagione è finalmente finita e c’è da preparare la prossima, con un nuovo Ds, Vagnati, arrivato prima ancora di fine Campionato e che quindi ha avuto tempo di conoscere i “protagonisti” della pena annuale; così come ci sarà un nuovo allenatore, visto che la nuova avventura granata di Moreno Longo si è chiusa con il pari in trasferta di Bologna.

Poteva fare di più e meglio Moreno? Difficile dirlo anche perché si è trovato a dover gestire una situazione estremamente difficile, per lui che bravo lo è senz’altro, ma al contempo probabilmente ancora troppo poco esperto alla bisogna; di sicuro molti si aspettavano qualcosa di meglio dei risultati ottenuti e di una salvezza matematica arrivata solo a due giornate dalla fine e lo dimostrano i sondaggi rivolti ai tifosi granata su di una sua eventuale conferma, cui oltre il 60% ha risposto, un po’ a sorpresa, in maniera negativa.

Come l’allenatore cambierà anche buona parte della rosa, o perlomeno si cercherà di accontentare chi vuole cambiare aria, a patto ci siano richieste ritenute congrue, anche se ormai sono i calciatori, o per meglio dire i loro badanti/agenti, a dettare le regole ed è deleterio tenere a tutti i costi chi non ha voglia di restare, e proprio il Torino ha secondo me pesantemente pagato proprio questa situazione, innanzi tutto uscendo agli spareggi per entrare in Europa, qualificazione che avrebbe potuto cambiare l’andamento di stagione.

Ciò detto vediamo di entrare nel dettaglio del titolo, partendo dal giovane Millico, attaccante cresciuto nelle giovanili granata, ritenuto giustamente un potenziale ottimo giocatore, inseguito da molte formazioni di primo piano, ma …. dimostratosi fuori da un contesto che ha portato mister Longo (uno che i giovani ha a lungo allenato e apprezza particolarmente) ad escluderlo dai convocati degli ultimi incontri.

Proprio Longo ha parlato di comportamento non adeguato e le “testate” granata hanno rincarato la dose circa atteggiamenti, commenti social e comportamenti inadeguati tenuti dal giovanotto; cose già viste quando, entrato nel giro della prima squadra, Millico ha evidenziato nel tornare a giocare con i compagni più giovani, dimostrando di non aver ben compreso come sia sbagliato sentirsi arrivati quando ancora non si è iniziato a dimostrare nulla!

La storia del calcio è piena di talenti sprecati, di gente convinta che bastasse avere uno o due piedi per sentirsi un Padreterno, peccato che i piedi servano sicuramente, ma solo ed esclusivamente se uniti ad una testa con dentro un cervello e non della segatura liquida, buona per altre cose ma non per fare strada nel calcio; Millico imparerà la lezione? Le premesse non sono confortanti e se poi, a difenderlo, ci si mette il suo procuratore, la strada è tutta in salita, per lui e per il suo domani.

E la questione prossimo allenatore? Sarà davvero il “maestro svizzero” a sedere sulla panca granata, come pare da quello che si legge in giro? Sinceramente, capirò nulla di calcio, ma secondo il mio modesto parere, tra lo svizzerino ed il calcio c’è una certa incompatibilità ed il pensiero si rafforza ancora di più se a prendere le parti del maestro è Arrigo Sacchi, uno che senza il “paracadute” di Berlusconi/Galliani/Stramaccioni/Braida, sarebbe a vendere piadine a Fusignano, altro che sparare cavolate su come si gioca a pallone…

Mi sbaglio? Può essere ed allora riconoscerò le mie colpe cospargendomi il capo di cenere, però sono fin d’ora pronto a raccogliere scommesse su quanto durerà, eventualmente, Giampaolo in granata; mangerà il panettone? Finirà il campionato? Lo sapremo solo vivendo, ma certo le premesse sono (per me) desolanti e potrei ricominciare a contestare pure io il Presidente…

D’altra parte da dove arriva tutta questa considerazione per uno che al massimo è arrivato nono in classifica? Mi piacerebbe qualcuno me lo spiegasse, anche perché le sue squadre le ho viste giocare e tutto sto spettacolo aspetto ancora di vederlo, e poi si contesta il Toro e si prende eventualmente un allenatore che nei tre anni doriani è sempre arrivata dietro ai granata?

Boh, mi adeguerò, oppure aspetterò sulla riva del fiume, chissà che il tempo dia ragione anche ad uno che non capisce niente come me.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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