Torino's president Urbano Cairo and Sampdoria's president Massimo Ferrero during the Italian SERIE A soccer match between Torino and Sampdoria at Olimpic Stadium in Turin, Italy, 17 September 2017 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Finalmente, dopo la patetica Conferenza Stampa, decisa per “stanare” il Patron granata, c’è almeno un nome a cui fare riferimento di questa cordata intenzionata a dare la “scalata” al Toro!

Non sono nato ieri e sono assolutamente in linea con i tanti che hanno sollevato dubbi, perché da che mondo è mondo, le trattative del calcio si svolgono in gran segreto, quando di mezzo c’è un calciatore, figuriamoci quando è una Società a poter passare di mano; che poi si ricorra a metodi non usuali e si usi la parola “stanare”, sinceramente qualche dubbio sorge spontaneo, anche perché quando si sono usati questi metodi, ovvero la sollevazione popolare come molla per il buon fine della trattativa, come sono andate le cose?

Di certo non vi ha fatto ricorso il Cavalier Sergio Rossi nei confronti di Pianelli (i tifosi erano già sul piede di guerra ed a beneficio di chiunque, anche del pollivendolo sotto casa, un po’ come oggi…), anche perché non ha battuto ciglio di fronte alla cifra pagata, così come non ha fatto questioni di cifre quando ha deciso (qui si, dietro una congiura alimentata e fomentata da un ben noto personaggio…) di cedere la Società granata, per una cifra che era meno di un terzo di quella spesa.
Oggi invece c’è bisogno di una rivolta per indurre Cairo a cedere e non alla cifra che lui decide?

Sinceramente a volte non capisco come ragiona la gente, o meglio, lo capisco benissimo, dato che la faziosità mal si rapporta con ragionamento ed equilibrio, con il peso tra il dare e l’avere che hanno certi cervelli; vendi un’auto e vuoi determinati soldi, ma se vedi la medesima auto in vendita per la medesima cifra dici: “che ladro, troppo cara!” … e quindi?
Non so chi siano coloro che desiderano acquistare il Torino, né se siano veramente così facoltosi e solidi patrimonialmente, so però quello che ho visto accadere sino ad oggi, anche sotto questo aspetto e davvero troppe volte, per cui mi sembra sempre più saggio il detto …. pagare moneta, vedere cammello…

… anche perché senza scomodare Ciuccariello, i suoi fallimenti e gli assegni scoperti, persino i suoi ARROGANTI e PROVOCATORI avvocati, così come il finanziere Proto, i millantati clienti, gli affari miliardari e le successive truffe, ricordo benissimo l’arrivo dei “genovesi” con tanto di certificazione su carta intestata ad una primaria Banca d’affari mondiale …. peccato che la medesima ci abbia messo meno di un nano secondo a smentirli e quante ne abbiano combinate i quattro “fenomeni” non è certo difficile da accertare …. ma il modo di presentarsi avrebbe già dovuto svelare con chi si aveva a che fare…

Trasparenza, ecco quello che ci vorrebbe, magari dopo aver presentato una proposta, iniziato una trattativa senza che nessuno ne fosse a conoscenza, perché in questo modo ci si comporta se si è seri ed animati da intenzioni altrettanto serie; sollevazione del popolo? Ma in che mondo siamo? Serve Masaniello per far cascare il Re? Oggi non si usa per fortuna più, ma a Masaniello hanno tagliato la testa, alla fine, e proprio con il consenso di quel popolo che lo aveva portato in trionfo …. e il calcio non c’entrava nulla!!!! Pensa un po’!!!!

Come finirà? Lo vedremo solo vivendo, sperando che non sia solo … noia…

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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