Urne chiuse ai ballottaggi delle amministrative 2018. Comincia lo spoglio nei 75 comuni (più il III Municipio di Roma) con più di 15mila abitati chiamati al voto dopo il primo turno del 10 giugno. La sfida di oggi è stata tra i due candidati che hanno ottenuto più preferenze nella scorsa tornata elettorale di elezioni comunali ma che non sono riusciti a raccogliere il 50 per cento più uno dei voti totali (in Sicilia invece la soglia era del 40 per cento).

In quell’occasione erano 761 i comuni al voto e 6,7 milioni i cittadini interessati, oggi circa 2,8 milioni. I riflettori sono puntati soprattutto sui 14 capoluoghi di provincia: Sondrio, Imperia, Massa, Siena, Pisa, Terni, Viterbo, Brindisi, Avellino, Teramo, Siracusa, Ragusa e Messina – con Ancona l’unico di regione. Cruciale anche la sfida di Imola.

In netto calo l’affluenza: quella definitiva (esclusa la Sicilia) è stata del 47,61% contro il 60,42% del primo turno. Il calo è stato del 12,81%. Non sono previsti exit poll e proiezioni. Lo spoglio è più veloce rispetto al primo turno, con i primi risultati che sono cominciati ad arrivare prima della mezzanotte. L’appuntamento è politicamente significativo per i leader dei due partiti di maggioranza, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che si sono spesi in prima persona in campagna elettorale. Per il Pd è sceso in campo l’ex premier Paolo Gentiloni, ma anche altri big.

I RISULTATI – Questi i primi centri in cui si vanno delineando i risultati.

Siena – E’ in testa Luigi De Mossi, del centrodestra su Bruno Valentini, candidato del centrosinistra e sindaco uscente a Siena.

Imola – Il Movimento 5 Stelle espugna Imola: Manuela Sangiorgi ha vinto il ballottaggio ed è il nuovo sindaco della città. Il Pd, che candidava Carmen Cappello, ha perso una delle sue roccaforti più solide e simboliche dell’Emilia-Romagna, basti pensare che era la prima volta che si andava al ballottaggio per la scelta del sindaco. Fin qui, il centrosinistra ce l’aveva sempre fatta al primo turno.

Terni – Il candidato del centrodestra Latini è in netto vantaggio, con più del 60% delle preferenze quando sono state scrutinate gran parte delle sezioni.

Massa – È il candidato di centrodestra Francesco Persiani, appoggiato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in vantaggio con quasi il 58% sul candidato di centrosinistra, Alessandro Volpi, appoggiato da Pd, Leu e altre 5 liste civiche. Se alla fine dovesse confermarsi la vittoria di Persiani, a Massa sarebbe un risultato storico per il centrodestra, che non si presentava unito da 24 anni e che a Massa non ha mai amministrato.

Avellino – Il Movimento 5 Stelle strappa la città al centrosinistra. Il vantaggio del candidato M5s Vincenzo Ciampi su quello del centrosinistra Nello Pizza è incolmabile.

Pisa – Andrea Serfogli (centrosinistra) ha ammesso la sconfitta. Michele Conti (centrodestra), è ormai il nuovo sindaco di Pisa. Serfogli (Pd) era sostenuto anche da sei liste civiche, tre delle quali hanno deciso di sostenerlo al secondo turno con l’apparentamento. Il candidato di centrodestra era invece sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma ha incassato apertamente per il secondo turno, anche senza apparentamento formale, il sostegno di una lista civica che al primo turno aveva raccolto il 6,6% dei voti. Prima del turno di ballottaggio i due candidati erano separati da una manciata di voti: 13.795 (ovvero il 33,36%) per Conti in vantaggio rispetto a Serfogli che il 10 giugno aveva raccolto 13.338 (il 32,26%). “Paghiamo il vento nazionale – ha detto Serofigli – ma rendo merito a Conti e possiamo considerarlo il nuovo sindaco di Pisa”.

Ancona – Il centrosinistra ha confermato al ballottaggio Valeria Mancinelli: il sindaco uscente ha ottenuto il 62,74%, superando il rivale del centrodestra Stefano Tombolini.

Brindisi – E’ certa la vittoria del candidato del Pd Riccardo Rossi, che ha totalizzato icirca il 56% delle preferenze superando l’avversario Roberto Cavalera, del centrodestra, che si ferma al 43%.

Imperia – L’ex ministro Claudio Scajola, rappresentante di quattro liste civiche, è in vantaggio sul candidato del centrodestra unito Luca Lanteri, suo ex delfino e ora uomo sostenuto dal governatore Giovanni Toti.

Sondrio – Il centrodestra strappa il sindaco al centrosinistra. Marco Scaramellini supera il 60% dei voti contro il 40% da Nicola Giugni.

Viterbo – Giovanni Arena in vantaggio con il 51,09%, sostenuto da FI-FdI-Lega contro un candidato di liste civiche.

Ragusa – In base ai primi dati è rischio il candidato del M5s Antonio Tringali, indietro di circa dieci punti rispetto al rivale Giuseppe Cassì, sostenuto da liste civiche e FdI; euforia nel suo comitato elettorale.

Messina – Cateno De Luca (Udc) sarebbe in netto vantaggio su Dino Bramanti, sostenuto dal centrodestra.

Siracusa – Il distacco tra i due contendenti è minimo, con Francesco Italia (Cs) avanti rispetto a Paolo Ezechia Reale, appoggiato dal centrodestra.

AFFLUENZA – Alla chiusura definitiva dei seggi nei 67 comuni “monitorati” dal Viminale, ha votato il 47.61%; era stata del 60,42% l’affluenza il 10 giugno scorso.
Dunque il calo è stato di circa 13 punti percentuali, con un vero e proprio crollo in alcune zone.
Le uniche a superare il 50% dei votanti, nei capoluoghi, sono le affluenze a Pisa, Massa e Siena. Ad Avellino si supera, di misura, il 50% dei votanti: è andato alle urne il 50,32 ma al primo turno aveva votato il 71,20 ovvero oggi si registrano 20 punti percentuali in meno.
Il tonfo è stato fortissimo a Brindisi, dove è andato alle urne solo il 40,67% contro il 60,73% del primo turno, con oltre -20 punti percentuali.
Male anche Terni, dove ha votato il 47,49% contro il 59,44 % del primo turno e Imperia, dove è andato a votare il 48,31 contro il 62,79% del primo turno.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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