Ekuban

Tre giornate e nessuno a punteggio pieno neppure in Serie B, con due sole capoliste ed uno “sparpagliamento” che vede il solo Sudtirol ancora a quota zero.

Come per la serie maggiore la classifica dice poco, e se il Genoa è tra le pretendenti alla promozione diretta, non si può dire che l’altra capolista, l’Ascoli, sia partita con mire che vadano oltre i playoff.
Queste prime giornate, hanno visto un’alternanza di risultati e prestazioni, tanti cartellini rossi, spesso determinanti, ed una condizione fisica tutta da mettere a punto.
Inoltre, il fine mercato non può che essere motivo di disturbo e preoccupazione, con i colpi finali tutti da perfezionare, che potrebbero definire rose con differenze sostanziali, più per la qualità che per la quantità.
Inutile al momento riferirsi a qualcosa di diverso da sensazioni che possono cambiare di giornata in giornata, proprio come è successo in questi turni iniziali.
Scrivere che ci si aspettasse di più da Como, Perugia, Pisa, non supera l’ovvio, ma pure in questo caso, occorrono tempo e pazienza per poter assemblare gruppi che sono cambiati parecchio e nel corso dei quasi due mesi del solito infinito mercato.
Si ha un bel dire che chi cambia squadra si è comunque allenato, ma ognuno ha i propri metodi e concetti di gioco non necessariamente conformi.
Quindi cosa fare se non predicare pazienza? Vero che di questa ce n’è sempre poca, ma può eventualmente servire la cacciata dell’allenatore dopo tre/quattro giornate?
La B è un torneo lungo, difficile e strano, con le posizioni che possono variare anche sul filo di lana, per merito, errori, infortuni e condizione fisica e mentale; agosto è un mese strano, spesso foriero di illusioni che spesso non si trasformano mai in realtà.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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