Burt Lancaster l’attore che ha fatto innamorare nel mondo tante donne per il suo straordinario fascino e di vis drammatica, rimane ancora oggi un’icona tra i più amati del ventennio ’50-’70 del Novecento, Burton Stephen Lancaster nacque a New York il 2 novembre nel 1913 e morì a Los Angeles nel 1994.

Cresciuto ad Harlem, quartiere tra i più difficili della Grande Mela, da giovane aveva una sola, grande, passione: fare l’acrobata.
Per questo si diede alla vita circense, fin quando nel 1945 non fu notato, per il fisico atletico, da un agente teatrale di Broadway che gli offrì una parte in un dramma bellico.

Quest’ultimo genere si rivelò quello più adatto alle sue doti recitative, al punto da portarlo nove anni anni dopo alla prima nomination agli Oscar con “Da qui all’eternità” (che entrò nella storia del cinema per una delle scene d’amore più intense).

L’Oscar come “migliore attore protagonista” lo conquistò nel 1961, recitando in “Il figlio di Giuda“. Seguirono altri ruoli di spessore, in L’uomo di Alcatraz (1963) e “Atlantic City, USA” (1981), che gli valsero entrambi altre due nomination all’ambita statuetta. Il pubblico italiano lo apprezzò anche ne “La rosa tatuata” (accanto ad Anna Magnani, che con quel film vinse l’Oscar) e ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.

A cura di Samanta Costantini – Foto Reuters

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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