MILAN, ITALY - JULY 05: Bologna FC coach Sinisa Mihajlovic gestures during the Serie A match between FC Internazionale and Bologna FC at Stadio Giuseppe Meazza on July 5, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ha lottato come un leone, con carattere, quello che per anni aveva messo nel calcio, da calciatore o da allenatore; alla fine però anche lui ha dovuto arrendersi al destino, a quella strada che percorriamo tutti, lunga o corta che sia.

Sinisa Mihajlovic è morto a Roma, dopo che dal 2019 era stato colpito da una forma particolarmente acuta di leucemia; qualche giorno fa un tweet aveva creato preoccupazione sul suo stato di salute, ma nulla era trapelato in proposito, sino all’annuncio della sua morte, che ha lasciato tutti increduli.

Calciatore dal piede “educato”, era uno specialista dei calci di punizione e con quel piedino inventava traiettorie spesso imprendibili, così com’erano deliziosi gli assist per i compagni; anche da allenatore aveva lasciato il segno, non sempre i risultati erano stati quelli sperati, ma con quel carattere senza mezze misure, sempre coerente e per nulla portato al compromesso, non c’era piazza dove non ne ricordassero i tratti umani.

Con lui era facile finire in polemica, specie quando gli venivano rivolte domande melense, persino stupide, e lui non guardava in faccia a nessuno nel rispondere, in tv o ai microfoni di chichessia; era fatto così Sinisa, non per cattiveria, ma perché amava essere sincero in un mondo dove invece questo non è una qualità ma un problema.

Quando era al Torino avevo criticato Sinisa, perché a mio parere il suo Toro non aveva un gioco ed in tante situazioni anche l’aspetto fisico era risultato deficitario; questo però era il discorso rivolto al mister, dato che mai mi permetterei di uscire dall’ambito sportivo, del professionista, salvo ovviamente situazioni diverse.

Perciò saputo della sua malattia gli aveva augurato di vincere, di cuore, pensando anche alle mie vicende familiari; invece purtroppo oggi siamo qui a salutarlo, al termine di una battaglia in cui non è bastata la sua determinazione, la sua forza, in cui le sue punizioni pennellate ma fortissime, non gli hanno permesso di uscire vincitore dal campo.
Buon viaggio Sinisa.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Images

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui