Inizia il 2016; un altro anno sta per finire. Un anno, il 2015, che è iniziato nel peggiore dei modi e si sta concludendo in maniera non proprio esaltante. La strage nella redazione di Charlie Hebdo a gennaio e quella più recente al Bataclan, hanno segnato un anno permeato di morte e terrore. Abbiamo conosciuto la paura, quella vera e adesso (come accadde anche per l’ attentato alle Twin Towers), siamo tutti dei possibili bersagli dell’ integralismo islamico, dell’ Isis insomma.
Nonostante tutto quello che è successo, dobbiamo provare ad azzerare tutto e a ricominciare da capo. Cosa ci porterà il 2016? Quali saranno gli eventi che lo caratterizzeranno maggiormente? E’ difficile dirlo, perché negli ultimi anni le cose per noi non sono andate come speravamo. Viviamo sempre in una profonda crisi che non colpisce solo l’economia ma anche i nostri ideali e valori più profondi.

Stiamo perdendo, letteralmente, la bussola e se continueremo così non riusciremo più a trovare la strada di casa. Cosa mi aspetto da questo nuovo anno, ormai, alle porte? Beh, le solite cose che chiedono un po’ tutti, ovvero: la salute, la serenità e magari anche un po’ di stabilità economica, perché no. Ma, continuare a chiedere queste cose e vedere che, alla fine, solo una minima parte riesce veramente a concretizzarsi è davvero frustrante. Non lo dico solo per me, ci mancherebbe, mi reputo molto fortunato, ma per tutte quelle persone che nella vita hanno sempre avuto le porte sbattute in faccia, e che a nessuno è mai importato di loro.

Alla fine dell’ anno, ognuno di noi dovrebbe sempre tirare le somme, farsi un’ analisi di coscienza e cercare di capire dove abbiamo fatto bene e in che cosa, invece, abbiamo sbagliato. Prima di avanzare pretese e di sfregare la lampada di Aladino per chiedere questo o quello, dovremmo chiederci che cosa abbiamo fatto noi di buono nella nostra esistenza, per meritare quello che già abbiamo. Siamo tutti comuni mortali che, un giorno, saranno chiamati da un Dio superiore a rendere conto delle nostre azioni, più o meno gravi. In quella situazione non potremo più fingere di essere bravi, buoni e belli e dovremo, necessariamente, affrontare il giudizio di chi è sempre stato più in alto di noi. Io penso che il 2016 sarà un altro anno parecchio difficile e noi tutti saremo messi a dura prova dagli eventi. Dovremo stringere i denti e lottare per arrivare a fine mese e soprattutto arrivarci vivi. Dovremo costruirci una corazza talmente resistente da respingere qualsiasi attacco esterno. Non avrei mai pensato di vivere in un futuro così scalcinato, così malandato, così apocalittico. Guerre, uccisioni, pestilenze, disastri ambientali, non è mancato nulla all’ appello nel 2015.

Indipendentemente da tutto questo, allo scoccare della mezzanotte di domani, il mondo conoscerà il 2016 e questo è un dato incontrovertibile. Mi auguro, soltanto, che arriveremo pronti a questo appuntamento e non sto parlando del brindisi con lo spumante di marca, ma con la mentalità e lo spirito giusto. Quindi, comunque vada, buon 2016 a tutto il mondo e speriamo che le nostre preghiere di pace e amore vengano, finalmente, esaudite.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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