“Ho la piena coscienza di non aver mai tradito il mio mandato come magistrato dello Stato”. “Compio questo gesto esclusivamente per il profondo rispetto che nutro nei confronti dell’istituzione e del suo Presidente, pur consapevole che avevo pieno diritto ed anzi sentivo il dovere di continuare a ricoprire la carica consiliare”. Lo scrive Paolo Criscuoli in una lettera aperta agli iscritti all’Associazione Nazionale magistrati spiegando le ragioni delle sue dimissioni dal Csm.