LOTITO
Il Carpi in A “una rovina”, Beretta che “conta zero”, i diritti tv prima di tutto e i soldi, che con le promozioni di club piccoli, rischiano di finire a breve giro di posta.
Queste le parole di Lotito, presidente della Lazio dopo la pubblicazione di una intercettazione telefonica.
Torna dunque ancora nel calcio uno spaccato su denari e potere scatenando un forte dissenso del governo che dice basta: “Il pallone deve cambiare”, è il monito del sottosegretario Delrio.

Sotto accusa Claudio Lotito, presidente della Lazio, potente consigliere della Federcalcio e stratega del nuovo corso in via Allegri, e soprattutto la sua telefonata registrata e resa pubblica dal dg dell’Ischia Pino Iodice a cui – dice il dirigente di Lega Pro – ne seguiranno altre che saranno consegnate non solo alla procura Figc, ma anche alla magistratura.

Carlo Tavecchio, che ha avuto in Lotito il suo grande sostenitore nella corsa alla poltrona federale prende le distanze. “Toni e contenuto della telefonata sono da censurare, così come le modalità con cui è stata realizzata. La Figc è garante della regolarità del campionato, le promozioni sono decise dal campo ogni altra logica e’ inaccettabile”.

Il Carpi chiede l’intervento della Procura federale, insorgono anche Latina e Frosinone.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui