Con l’entrata in vigore della Brexit, i ragazzi europei che decideranno di continuare gli studi universitari in Inghilterra si vedranno dal 2021 raddoppiare la retta d’iscrizione. Infatti se prima gli italiani, i francesi, i tedeschi erano considerati europei, tra pochissimo saranno equiparati agli extracomunitari.

Oggi studiare a Londra costa molto di più rispetto agli atenei di Roma, Parigi e Monaco. Gli inglesi mediamente spendono 10.500 euro come lo era per gli europei, ma tutto cambierà e come accade per gli americani, i cinesi, i giapponesi, gli indiani il costo sale in modo vertiginoso fino ad arrivare a 25 mila euro all’anno per le lauree umanistiche, mentre per entrare nella facoltà di medicina si arriva alla “modica” cifra di 40 mila euro per un anno di corsi.

Per il prossimo anno accademico le cose dovrebbero restare invariate, dato che vige ancora il periodo di transizione post-Brexit durante il quale ci saranno pochi effetti pratici: ma dall’anno successivo gli europei dovrebbero vedersi equiparati a tutti gli altri studenti internazionali. E’ dunque probabile che si verifichi un calo delle iscrizioni europee alle università inglesi. Ma va detto che negli anni successivi al referendum che ha sancito la Brexit, nel 2016, le immatricolazioni negli atenei di Londra e dintorni hanno continuato a crescere, con un vero boom di arrivi dall’Asia.

L’internazionalizzazione delle università inglesi è fortissima: qui studiano ormai quasi mezzo milione di giovani stranieri, concentrati soprattutto a Londra. Allo University College London, il più importante ateneo della capitale, gli stranieri superano il 50 per cento del totale mentre alla London School of Economics sono addirittura oltre il 70 per cento e anche a Oxford e Cambridge ci si aggira attorno al 40 per cento. Se si va a fare un giro a UCL o alla LSE, sembra di essere finiti in un campus di Pechino o di Hong Kong, ciò a dimostrare che anche dopo la brexit gli atenei del Regno Unito rimarranno sempre gettonati. A Londra dopo gli studi la meritocrazia viene premiata ed è difficile andarsene.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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