Gli inglesi stanno aspettando con ansia il voto del governo, nel frattempo gli analisti si cimentano con le previsioni, a loro modo di dire, catastrofiche per lo più. Comunque vada sulla Brexit sarà un disastro, sembrano dire appunto le massime istituzioni del Regno Unito. Non poteva che essere che così la vigilia del voto parlamentare su Brexit, il cui dibattito a Westminster dovrebbe iniziare il 4 dicembre e culminare l’11 con il voto sì o no all’accordo che la premier Theresa May ha firmato con la Ue il 25 novembre a Bruxelles.

Una delle più buie previsioni sicuramente la più sorprendente è dello stesso governo britannico che alla Camera dei Comuni promuoverà l’accordo con la Ue ma nel frattempo pubblica una valutazione che si basa non sull’esatta rappresentazione dell’accordo raggiunto con i 27Paesi Ue, bensì su una simulazione molto vicina a quanto stabilito nel testo di quasi 600 pagine firmato solennemente con la Ue che si sta per lasciare. Le stime parlano che il pil diminuirà del 3,9% e per la banca centrale inglese con il no deal in cinque anni il popolo britannico potrebbe perdere addirittura il 10%, una tragedia economica-popolare che metterebbe in ginocchio moltissime famiglie e imprese che esportono.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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