Sabato pomeriggio, 3 agosto 2024,  alle ore 13,30 a Rimini è scoppiato l’inferno: una bomba d’acqua si è abbattuta sulla città, cerando un vero disastro!
Case, negozi, garage, strade e sottopassi invasi da una marea d’acqua che ha richiesto l’intervento dei Vigli del fuoco, della Polizia e dei Vigli urbani.
Cittadini e turisti spiazzati dal caos che ne è derivato, una situazione inaccettabile!
Possibile che nel realizzare i sotto-passi non abbiamo previsto le pompe aspiranti l’acqua in caso di allagamento? Possibile che non venga effettuata la regolare pulizia dei tombini ? Possibile che il sistema fognario, nonostante i tanto “decantati” lavori della gestione Gnassi non tutelino l’ambiente a dovere?
La candidata del centro-destra alle prossime elezioni per la Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, ha subito reagito a tale situazione dichiarando: “A Rimini in mezzora sono caduti più di 60 millimetri di pioggia (74 in un’ora e mezza). Le strade del centro sono diventate fiumi, i sottopassi si sono allagati. Questi eventi atmosferici sono sempre più frequenti e occorre prevenirli con interventi alla rete fognaria cittadina, che è vecchia e non regge. Era prevista la costruzione di una vasca di laminazione delle acque: ancora non è stata fatta. Grazie a Protezione civile e i cittadini si è cercato di rimediare, ma occorre mettere in cantiere quello che serve a prevenire queste situazioni“.
Immediata la replica di Jamil Sadegholvaad, attuale Sindaco “dem” di Rimini: “Quando ho letto le parole della Ugolini pensavo a un’omonima o a un fake, invece era lei. Parole di chi non sa di cosa parla. Dato che per la Ugolini la rete è vecchia e va costruita la vasca (quale vasca? e dove?) sono disponibile a illustrare personalmente alla candidata il lavoro fatto a Rimini per ammodernare la rete fognaria a partire dal Psbo, il Piano di salvaguardia della balneazione. Le mostrerei le due vasche costruite in piazza Kennedy, grandi come 20 piscine olimpioniche: una da 14mila metri cubi per le acque di prima pioggia, l’altra da 25mila metri che trattiene le acque bianche, che poi possono essere mandate al depuratore o in mare in caso di forti piogge. Le spiegherei che in due anni finiremo il Psbo e chiuderemo gli ultimi scarichi a mare“, e, non contento della su affermazione, accusa la Ugolini di strumentalizzazione affermando: “La cosa peggiore è che a farsi forza della propria ignoranza sia una insegnante e preside“.
La Ugolini ribatte: “Non nego la positività di quanto fatto al suo predecessore (Gnassi). Parlo di quel che va messo in campo per proteggere il centro di Rimini da 30 minuti di pioggia forte. I danni a case e attività sono evidenti e dolorosi. Questi fenomeni saranno la normalità e non ci si può fermare a quanto realizzato. Servono risposte. Magari le condivideremo quando mi arriverà un invito meno sarcastico e risentito“.
Il sindaco risponde: “Fino a pochi anni fa il centro di Rimini si allagava spesso. I lavori fatti negli anni, le vasche, il nuovo sistema fognario, ci hanno salvato nel 2023 dall’alluvione, e sabato hanno fatto defluire l’acqua in poco tempo“.
Il poco tempo forse vale per Lui e per l’Ufficio tecnico, assai meno per i cittadini e gli operatori economici che pagano le tasse e non parliamo dei i turisti che portano ricchezza a quella che un tempo fu “la perla dell’Adriatico”. Inoltre vedere la città che rigurgita di “cantieri”, anche in prossimità delle spiagge, in tale periodo e che ancora si sente dire dalla PA che ci vorranno due anni per completare “certe opere” qualche “dubbio” sulla “perfetta gestione dem” non può certo mancare!
Inoltre, ieri, domenica 4 agosto, vigeva il divieto di balneazione, ovviamente ignorato!
In ogni caso, buona vacanza riminese a tutti!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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