Negativi anche oggi i dati in arrivo dagli Stati Uniti. La crescita degli occupati a marzo, secondo l’agenzia Adp, è stata di 145mila unità, in calo dalle 261mila di febbraio e sotto le attese di 200mila. Pochi minuti fa sotto le attese anche il dato sull’indice dei direttori acquisti nei servizi.

Notizie per i mercati solo in parte negative, perché la banca centrale americana potrebbe rallentare i rialzi dei tassi. A Wall Street il Dow Jones è di poco positivo (+0,15%). Giù invece il Nasdaq dei tecnologici, -0,88%.

Un clima che rafforza l’oro, tornato ieri sopra i 2.000 dollari all’oncia: +9% la salita mensile.

Si è stabilizzato intanto poco sotto gli 85 dollari al barile (84,9) il petrolio Brent, dopo il balzo di lunedì per il taglio di 1,6 milioni di barili al giorno deciso dall’Opec Plus.

Oggi in Italia l’indice Pmi, che misura gli ordini e le attese dei direttori acquisti nel comparto dei servizi, è salito più delle attese, a quota 55,7, dal precedente 51,6 e ben oltre quota 50, che segna il confine tra contrazione e crescita.

La borsa di Milano scende dello 0,53%, con l’indice in Europa fa eccezione Londra, +0,35% per cento.

Tra i titoli Pirelli, -3,90%. L’agenzia Bloomberg ha scritto che il governo starebbe studiando varie opzioni per ridurre l’influenza dell’azionista cinese Sinochem sull’azienda milanese. Tra queste la limitazioni delle informazioni ai membri del cda e ai diritti di voto.

I maggiori ribassi nel paniere del Ftse Mib sono per altri due titoli industriali: Interpump, -5,06%, e Iveco, -4,87%. Maggiori rialzi invece nei settori utilities ed energia: Snam +2,78%, Terna +2,45%, Italgas +2,28%.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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