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Gli investitori oggi guardano agli spiragli nei colloqui tra Ucraina e Russia con più ottimismo. Si spiegano così i rialzi dei titoli azionari: l’indice Ftse Mib di Milano sale del 3,45%, rialzo che fa scendere al 6% il calo dall’inizio della guerra. Nel resto d’Europa Parigi +4,1%, Francoforte +3,9%, Londra +1,7%. Tra i titoli a Piazza Affari forte rimbalzo per i titoli bancari: +7% per l’indice di settore; +7,1% per Unicredit, +7,5% per Intesa Sanpaolo, le due banche più esposte al mercato russo.

Questa sera alle 19 la banca centrale americana, la Fed, annuncia le decisioni di politica monetaria: le attese sono di un rialzo dei tassi dello 0,25%, il primo dal 2018. Gli investitori dalle previsioni del comitato esecutivo cercheranno anche di capire quanti saranno gli aumenti del tasso nel 2022. Oggi a Wall Street l’indice Dow Jones sale dell’1,15%, il Nasdaq del 2,75%.

Intanto scende del 7% il prezzo del gas, a quota 106 euro al megawattora. Il petrolio Brent si mantiene poco sotto i 100 dollari al barile, a quota 98,50 dollari al barile. Non è invece ancora chiaro se oggi saranno pagati gli interessi in scadenza per 117 milioni di dollari sul debito russo. Perché ci sia un default, devono passare 30 giorni dalla scadenza.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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