I bombardamenti in Siria proseguono nonostante il fragile accordo per il cessate il fuoco raggiunto a Monaco.

Ben nove persone, compreso un neonato, sono morte nell’attacco aereo, “verosimilmente russo”, di un ospedale nel nord della Siria sostenuto da Medici senza frontiere (Msf). A riferire la notizia è stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che ci sono anche “decine di feriti”.

L’edificio si trova nella regione settentrionale del Paese, Maaret al Noomane, nella provincia siriana di Idlib, a 280 chilometri a Nord di Damasco.

Massimiliano Rebaudengo, capo della missione di Msf per la Siria, ha confermato che “si è trattato di un attacco deliberato contro una struttura sanitaria”. “La distruzione di questo ospedale privato – ha aggiunto – nega l’accesso alle cure a circa 40.000 persone che vivono in questa zona di conflitto aperto”. Colpiti anche un altro ospedale e una scuola, nella città siriana di Azaz. Almeno 14 civili sarebbero rimasti uccisi da sette missili. La notizia arriva da fonti mediche.

Secondo un residente, sarebbe stato colpito anche un campo profughi della città.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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