Da giovedì 14 aprile apre ‘All’Orto Mercato‘, il punto vendita allestito al Caab, Centro Agroalimentare di Bologna: circa 400 metri quadrati per spaziare nella verdura e nella frutta di stagione, italiana e di produzione il più possibile a km 0. Valore aggiunto nella nuova gestione del punto All’Orto Mercato affidato alla Cooperativa sociale onlus Eta Beta: la visione d’imprenditorialità sociale e inclusiva.

“Siamo lieti di accogliere Eta Beta nel sistema di sostenibilità avviato oltre dieci anni fa al Centro Agroalimentare di Bologna – spiega il presidente Andrea Segrè – Un circuito di best practice che spazia dai progetti di educazione alimentare al recupero degli sprechi, dalla mobilità elettrica all’orticoltura urbana”. Aggiunge il direttore Marketing e Qualità Caab, Duccio Caccioni: “Oltre a mettere a disposizione dei cittadini prodotti stagionali e a qualità controllata e certificata, considerato che a Caab vengono eseguite 100mila analisi chimiche ogni anno, la nuova area ortofrutta si impegnerà in attività con risvolto sociale e soprattutto inizierà a sperimentare la consegna a domicilio che sarà effettuata in maniera etica, pagando equamente i fattorini e, al tempo stesso, sostenibile perché effettuata con mezzi elettrici”.

All’Orto mercato darà applicazione pratica alla prevenzione degli sprechi alimentari: i prodotti in eccedenza e in ottimo stato saranno proposti ai cittadini a prezzi calmierati. I prodotti ‘brutti ma buoni’, esteticamente imperfetti ma di alto valore nutrizionale, saranno trasformati dalla cooperativa in marmellate, succhi, paté, sottoli e sottaceti oppure imbustati, proponendo combinazioni di verdure fresche pronte all’uso; il tutto sarà predisposto nei laboratori a norma della cooperativa Eta Beta, poco distanti dall’area Caab.

Un circolo virtuoso che alimenterà anche le dinamiche occupazionali, offrendo lavoro a persone in difficoltà economica e/o personale. Ulteriore impegno di carattere sociale sarà la predisposizione da parte di Eta Beta, in collaborazione con Caab, di una capillare distribuzione in città attraverso movimentazione a basso impatto ambientale. Inoltre, attraverso la collaborazione con enti del terzo settore, sarà proposta una spesa sociale, cioè la distribuzione di prodotti in eccedenza e a prezzi calmierati alle comunità di accoglienza e alle realtà che si occupano del servizio di approvvigionamento alimentare rivolto a persone in difficoltà.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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