“Se mi metti una nota, chiamo mio padre che è un pugile e ti spacca la faccia. Ti conviene non farlo”. E’ questa la frase che un alunno di 16 anni di una scuola superiore in provincia di Bologna ha rivolto al suo docente dopo essere stato sgridato perché aveva spintonato un compagno e disturbato tutta la calsse.

Nonostante il rimprovero, avrebbe continuato ad agitarsi, lanciando oggetti in terra, un comportamento che ha portato l’insegnante ad aprire il registro per mettere una nota. Poi avrebbe preso a pugni la lavagna.

I fatti risalgono all’ottobre scorso. Ora la Procura per i minorenni di Bologna, come riporta il “Resto del Carlino” si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il sedicenne. Il reato contestato al minore è violenza a pubblico ufficiale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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