Il governo Draghi ha confermato, per il 2021, l’erogazione di alcuni bonus senza Isee. L’Isee è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, cioè un indicatore che serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Il suo valore deriva dal rapporto tra l’Ise (Indicatore della Situazione Economica) e il numero dei componenti del nucleo familiare, in base a una scala di equivalenza stabilita dalla legge.

Per richiederlo è necessario essere in possesso della cosiddetta Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che può essere precompilata oppure no: un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo.

Generalmente per richiedere i bonus stabiliti dal Governo è necessario presentare l’Isee (qui come si fa), che deve essere inferiore a una certa cifra. Ci sono però alcuni casi in cui l’Esecutivo può stabilire di allargare l’erogazione di specifici benefici economici a favore di più persone possibile. È il caso di alcuni bonus che Draghi e la sua squadra hanno deciso di offrire senza la necessità di presentazione dell’Isee per il 2021, l’anno in cui l’Italia inizia a vedere la luce in fondo del tunnel dopo l’emergenza Covid.

Ecco i più importanti bonus 2021 senza Isee.

Indice
Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Mamma domani
Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Bebè
Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Asilo nido
Bonus Inps 2021 senza Isee: Assegno unico universale
Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Iscro per partite IVA
Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Mamma domani

Il cosiddetto bonus Mamma domani è un premio alla nascita di 800 euro che viene corrisposto dall’Inps per la nascita o l’adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo.

Le gestanti e madri, cittadine italiane, comunitarie o non comunitarie, devono essere regolarmente presenti e residenti in Italia per poterlo avere. La domanda deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento (nascita, adozione o affidamento).

Il bonus è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato. Il premio non concorre alla formazione del reddito complessivo. Nel 2021 per richiederlo non serve presentare l’Isee.

Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Bebè
Il cosiddetto bonus Bebè, o assegno di natalità, è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo.

Per le nascite, adozioni ed affidamenti preadottivi a partire dal 2020 la prestazione è stata rimodulata con nuove soglie di Isee e può spettare, in applicazione del principio dell’accesso universale, nei limiti di un importo minimo, anche per Isee superiori alla soglia di 40mila euro o anche in assenza dell’indicatore Isee.

L’assegno spetta ai cittadini italiani, comunitari o extracomunitari, residenti in Italia, in possesso di idoneo titolo di soggiorno per le nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2021 (e 2020 fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare per adozioni e affidamenti preadottivi) e regolarmente conviventi con il minore.

La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.

Per gli eventi del 2021, in assenza di Isee in corso di validità al momento della presentazione della domanda (ad esempio, DSU non presentata, Isee scaduto, DSU senza bambino per il quale l’assegno è richiesto, ecc.), a differenza di quanto previsto nella precedente normativa attualmente ancora vigente per gli eventi antecedenti al 2020, il bonus Bebè viene ugualmente corrisposto in presenza degli altri requisiti.

Non potendo individuare però chiaramente la fascia Isee di riferimento, la prestazione viene erogata nella misura minima di 80 euro al mese, o di 96 euro al mese in caso di figlio successivo al primo.

Ecco le cifre erogate invece a fronte di presentazione dell’Isee:

con Isee non superiore a 7mila euro annui: 1.920 euro annui o 2.304 euro annui in caso di figlio successivo al primo, ossia, rispettivamente, 160 euro al mese (primo figlio) o 192 euro al mese (figlio successivo al primo);
con Isee superiore a 7mila euro annui, ma non superiore a 40mila euro: 1.440 euro annui o 1.728 euro annui in caso di figlio successivo al primo, ossia, rispettivamente, 120 euro al mese (primo figlio) o 144 euro al mese (figlio successivo al primo);
con Isee superiore a 40mila euro: 960 euro annui o 1.152 euro annui in caso di figlio successivo al primo, ossia, rispettivamente, 80 euro al mese (primo figlio) o a 96 euro al mese (figlio successivo al primo).
La misura dell’assegno è calcolata in funzione del valore dell’Isee minorenni in corso di validità e spetta, nei limiti di un importo minimo pari a 960 euro annui, anche per importi di Isee superiori alla soglia massima o in assenza di Isee.

Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Asilo nido
Il bonus Asilo nido è rivolto ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a 3 anni d’età, compiuti nel periodo tra gennaio e agosto 2021, e consiste in un bonus per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini disabili impossibilitati a frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie.

La domanda può essere presentata utilizzando l’apposito servizio online sul sito Inps oppure rivolgendosi ai patronati. Deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere del pagamento delle rette scolastiche e deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2021, per le quali si chiede il beneficio.

Per ottenere il contributo è necessario presentare la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento delle singole rette. Precisiamo che per usufruire del beneficio per più figli è necessario presentare una domanda distinta per ciascun bambino.

Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’Isee minorenne. In assenza di ISEE valido viene concesso l’importo minimo.

Il bonus Asilo nido, in assenza dell’Isee o se richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà erogato ratealmente in misura complessiva massima pari a 1.500 euro annui, pari a 136,37 euro mensili. In caso di successiva presentazione di un Isee minorenni valido, a partire da questa data verrà corrisposto l’importo maggiorato e non verranno disposti conguagli per le rate antecedenti.

Per chi presenta l’Isee invece, dal 2020 è stato incrementato il contributo in base all’Isee minorenni:

con Isee fino a 25mila euro: massimo 3mila euro
con Isee da 25.001 euro fino a 40.000 euro: massimo 2.500 euro
con Isee oltre 40mila euro: massimo 1.500 euro.
Bonus Inps 2021 senza Isee: Assegno unico universale
L’Assegno unico universale entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2021. Senza presentare l’Isee si avrà diritto a un bonus di 250 euro al mese per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età, con maggiorazioni previste per figli disabili o dal terzo figlio in poi.

In caso di figli maggiorenni, l’incentivo sarà erogato solo se frequentano un percorso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea o sono disoccupati.

L’importo dell’assegno unico è progressivo e varia se si presenta la certificazione Isee: chi ha un reddito più basso ha diritto a un assegno più alto. Chi non presenta l’Isee ottiene l’importo minimo di 250 euro.

Bonus Inps 2021 senza Isee: bonus Iscro per partite IVA
L’Iscro è l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, un ammortizzatore sociale pensato per i lavoratori autonomi, una sorta di cassa integrazione, che per la prima volta, nel 2021, entra nel sistema di welfare italiano. Chi riceve l’indennità deve però partecipare a corsi di formazione professionale gestiti dall’Anpal.

Può richiederlo chi:

svolge attività di lavoro autonomo;
è titolare di partita Iva da almeno 4 anni;
ha dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro;
nell’anno precedente alla presentazione della domanda ha avuto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo ottenuti nei tre anni precedenti;
è in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria.
Non possono richiederla:

gli iscritti agli ordini professionali;
i pensionati;
gli assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria;
i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
Il bonus Iscro va da 250 euro a 800 euro mensili, ed è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Se la domanda viene accettata, il lavoratore riceverà ogni sei mesi il 25% dell’ultimo reddito certificato per non più di 800 euro al mese e per non più di 6 mesi, per un massimo dunque 4.800 euro totali.

Il bonus Iscro non concorre alla formazione del reddito e spetta dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda per 6 mensilità e senza accredito di contribuzione figurativa.

Per richiedere l’indennità Iscro si deve presentare domanda online all’Inps e sarà l’Istituto a versare gli importi entro il 31 ottobre degli anni di spettanza dell’indennità: 2021, 2022 e 2023. Nella domanda, che può essere presentata solo una volta nel triennio, si dovranno autocertificare i redditi degli anni precedenti. Per il 2021 anche questo aiuto può essere richiesto senza Isee.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui