JOE BIDEN

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, indicato come “leader” del gruppo Stato islamico “è stato messo fuori combattimento” nel corso di un raid delle forze speciali americane nel nord-ovest della Siria. “Grazie alla capacità e al coraggio delle nostre forze armate abbiamo eliminato Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi” si riferisce in un comunicato della Casa Bianca. Biden ha annunciato che oggi stesso terrà un discorso alla nazione sul raid.

Un funzionario di alto livello dell’Amministrazione Usa – dopo l’annuncio del Presidente – ha riferito al New York Times che al-Quraishi è morto all’inizio dell’operazione, quando ha fatto esplodere una bomba che ha ucciso lui e membri della sua famiglia.

Il raid è stato condotto da circa una ventina di militari delle forze speciali Usa, giunti sul luogo a bordo di elicotteri e fiancheggiati da elicotteri d’assalto, da droni armati Reaper e da cacciabombardieri. I commando americani sarebbero entrati in azione dopo la mezzanotte, nella città di Atmeh, presso il confine con la Turchia.

Il blitz avrebbe preso di mira in particolare un’abitazione. Stando alla ricostruzione fatta dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, le forze americane hanno “circondato un edificio di due piani, chiedendo alle persone all’interno di uscire e arrendersi”, ma ci sono stati “scontri in cui sono intervenuti caccia della coalizione che hanno preso di mira la zona”. Secondo le fonti interpellate dall’ong, gli scontri sono andati avanti per circa 90 minuti.

L’operazione ricorda quella condotta nell’ottobre del 2019, che ha portato all’uccisione dell’allora leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, anch’egli morto dopo aver fatto detonare un giubbotto esplosivo. Al-Qurayshi era stato indicato come successore proprio di al-Baghdadi.

Stando agli attivisti e ai soccorritori della Syria Civil Defence, un’organizzazione nota anche come White Helmets, nel raid sono rimaste uccise 13 persone, tra le quali minori e donne, compresi i familiari del “leader” dell’Isis.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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