La leader birmana deposta dal colpo di stato militare Aung San Suu Kyi sarebbe stata accusata di altri due crimini durante l’udienza in video collegamento. Lo ha dichiarato il suo avvocato, Nay Tu, precisando che si tratta di “violazione delle legge sulla comunicazione e incitamento al disordine pubblico”.

I legali non hanno potuto parlare con San Suu Kyi prima del processo, ma hanno potuto vedere ‘The Lady’ dal giorno dell’arresto dopo il golpe in Myanmar del primo febbraio in collegamento video. L’udienza si è tenuta presso un tribunale a Naypyidaw e la politica birmana è sembrata in “buona salute” e ha chiesto di poter incontrare i suoi legali.

Dal primo febbraio The Lady è agli arresti domiciliari. Era inizialmente sotto accusa per l’importazione “illegale” di walkie-talkie e per aver violato la legge sulla gestione dei disastri naturali, ma oggi – secondo la Bbc – sono state aggiunte anche altre accuse, comprese quelle di violazione durante la campagna elettorale delle restrizioni imposte per contenere i contagi da coronavirus e di aver provocato “paura e allarme”.

Il caso è stato aggiornato al 15 marzo.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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