Nei misure giudiziarie a carico della titolare di un asilo nido e di 5 maestre sono state emesse dal Tribunale di Milano a causa dei presunti metodi coercitivi e violenti esercitati nella struttura, che si trova a Vanzago nel Milanese. Le indagini sono nate dalle segnalazioni di alcune stagiste.

Strattoni, schiaffi, spinte e metodi punitivi sarebbero stati accertati dai Carabinieri di Legnano, portando alla misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia e alla interdittiva del divieto di esercizio della professione, nei confronti della titolare e delle 5 collaboratrici.

Tra i metodi coercitivi scoperti dai Carabinieri ci sarebbero anche condotte denigratorie verso i piccoli, di età compresa tra uno e cinque anni, molti dei quali stavano imparando a camminare e sarebbero stati bersagliati con piccoli oggetti per vederli cadere  e quindi deriderli.

Le indagate, secondo quanto riferito dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano “urlavano nei confronti dei bambini usando anche espressioni scurrili o li sbattevano per terra per costringerli a stare seduti o li svegliavano mettendoli in piedi sollevandoli bruscamente dai fianchi”.

Secondo le indagini, alcuni bimbi, anche a causa del sovrannumero all’interno della struttura, venivano messi a dormire nei bagni o su materassi in un salone, “talvolta completamente avvolti nelle coperte fin sopra alla testa”. Se in preda al pianto, venivano ignorati “anche per mezz’ora” o chiusi nella stanza della nanna “finché smettevano”.

L’attività investigativa trae origine dalle segnalazioni di alcune  studentesse di un istituto scolastico di Rho, che avevano svolto uno  stage, tra lo scorso marzo e l’inizio di maggio in un asilo nido di  Vanzago. Le stagiste avevano riferito alle proprie docenti “degli  episodi di violenza fisica e verbale ai danni dei bambini cui avevano  assistito in quella struttura”. Il dirigente scolastico si era,  quindi, rivolto ai Carabinieri.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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