Mentre fervono i preparativi per la 79esima Mostra del Cinema di Venezia, che la città lagunare ospiterà dal 31 agosto al 10 settembre, il direttore artistico, Alberto Barbera, e il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, annunciano i cinque film italiani in gara per il Leone d’oro: “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio, sul tema dell’omosessualità, con Luigi Lo Cascio, Elio Germano e Sara Serraiocco. Il film racconta di Aldo Braibanti, scrittore e poeta omosessuale che, nel 1968, fu condannato a nove anni di galera, con l’accusa di plagio di un giovane allievo. “Bones and all”: horror romantico di Luca Guadagnino, con Timothée Chalamet.

Di ispirazione letteraria, è il viaggio on the road nella provincia americana di due giovani ai margini, entrambi cannibali. “Monica”, di Andrea Pallaoro: il dramma della trasgressiva bellissima Monica (l’attrice transgender Trace Lysett) che, dalla California, torna a casa dalla madre morente che l’aveva rifiutata; il drammatico “L’immensità”, di Emanuele Crialese, che vedrà protagonista Penelope Cruz: nella Roma del boom edilizio degli anni ’70, una coppia non si ama più ma non riesce a lasciarsi.

La maggiore dei tre figli, Adriana, ha 12 anni e rifiuta la sua identità: vuole chiamarsi Andrea in una società non ancora pronta. “Chiara”, di Susanna Nicchiarelli: la storia della Santa d’Assisi interpretata da Margherita Mazzucco, ma anche di una ragazza e del suo sogno di libertà. Nelle altre sezioni sono oltre 20 i titoli.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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