JOE BIDEN PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI

Il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America va all’attacco della Russia con parole durissime e per questo si alza la tensione tra Usa e Russia dopo una intervista di Joe Biden all’Abc americana in cui il cittadino della casa bianca sollecitato dal giornalista definisce Vladimir Putin un killer.

L’intervista – che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti – arriva all’indomani della diffusione di un rapporto dell’intelligence americana secondo il quale il presidente russo avrebbe autorizzato operazioni volte a condizionare le elezioni americane di novembre e a favorire una rielezione di Donald Trump.

“Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un killer?”, gli ha chiesto George Stephanopoulos di Abc. “Lo penso”, ha risposto il presidente americano, promettendo che il leader del Cremlino “pagherà un prezzo” per aver tentato di influenzare le elezioni presidenziali del 2020.

La risposta del Cremlino
Arriva poco dopo la risposta del Cremlino: “Prendiamo le distanze dalle conclusioni del rapporto sul nostro Paese. La Russia non ha interferito con le precedenti elezioni e neppure con quelle del 2020 citate nel report. Non ha nulla a che fare con le campagne contro qualsiasi candidato”, si tratta di accuse “infondate”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, respingendo il rapporto dell’intelligence statunitense sulla presunta interferenza di Mosca nelle elezioni presidenziali.

Ha espresso anche dispiacere che “questi materiali, ben lontani dall’essere di alta qualità”, possano essere usati come pretesto per sanzioni contro la Russia.

Lo spettro delle sanzioni
Un eventuale ampliamento delle “sanzioni commerciali” degli Stati Uniti nei confronti della Russia è oggi l’apertura di Izvestija, Novosti e altre testate di riferimento a Mosca. Scelgono invece le parole di Joe Biden su Vladimir Putin, definito “assassino”, siti ed emittenti tradizionalmente non allineate, come Ekho Moskvy.

Le sanzioni, annunciate dal dipartimento per il Commercio a Washington attraverso un comunicato, colpiranno subito in particolare i settori della “sicurezza nazionale”. Dal 1° settembre, poi, ricostruisce Izvestija, si estenderanno anche al comparto dell’aviazione e della ricerca spaziale.

Il caso Navalny “Biden senza ombra di dubbio chiama Putin ‘un assassino’.
Perché è veramente così. Per qualcuno sarà difficile accettarlo ma il Presidente della Russia è un assassino. A tutti quelli che dubitano, fategli vedere il nostro video su come Vladimir Putin ha cercato di uccidere Alexey Navalny”, si legge sull’account twitter di Fbk, il fond anti-corruzione di Navalny.

Il caso Cuomo Il presidente è stato poi interrogato su diversi altri punti caldi in questi giorni come per esempio ciò che riguarda il governatore di New York Andrew Cuomo che – secondo Biden – dovrebbe dimettersi se le accuse di molestie sessuali avanzate nei suoi confronti fossero confermate dall’indagine in corso.

Ritiro delle truppe dall’Afghanistan
Biden ha poi criticato l’accordo negoziato dall’amministrazione Trump con i talebani e ritiene “difficile” che le truppe Usa lascino l’Afghanistan entro il primo maggio, come prevede l’intesa se i talebani rispettano certe condizioni.

Migranti dal Messico
Poi si rivolge ai migranti, non venite, non lasciate vostre comunità “non venite. Non lasciate le vostre città, le vostre comunità”. È il messaggio che il successore di Trump invia ai migranti, che stanno arrivando a migliaia al confine fra Stati Uniti e il Messico.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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