“Un atto di terrorismo interno”: così il presidente americano, Joe Biden, ha definito la strage di Buffalo, nello stato di New York, dove un diciottenne suprematista ha ucciso dieci persone.

Biden parla di “un crimine ripugnante e motivato dall’odio razziale perpetrato in nome della disgustosa ideologia del nazionalismo bianco”. Un atto di terrorismo, aggiunge l’inquilino della Casa Bianca, “che è antitetico a ogni cosa che rappresenta l’America”. “Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere – conclude Biden – per porre fine a questo terrore alimentato dall’odio”.

“Dobbiamo lavorare insieme per affrontare l’odio che resta una macchia sull’anima dell’America – afferma il presidente usa joe biden -. Un uomo da solo con armi da guerra e un animo pieno d’odio ha ucciso a sangue freddo 10 innocenti in un supermercato”.

Payton Gendron, autore della strage, nel 2021 era stato segnalato dal suo liceo come “ragazzo problematico che diceva di voler fare una sparatoria alla cerimonia di diploma o successivamente”. Secondo gli investigatori si sarebbe radicalizzato durante il periodo del lockdown.

“Siamo impegnati a condurre un’indagine veloce e a cercare giustizia per le vittime innocenti”, afferma il ministro della Giustizia americano, Merrick Garland. “il dipartimento di giustizia sta indagando” sulla strage di buffalo “per crimine d’odio ed estremismo violento di stampo razzista.

La speaker della Camera, Nancy Pelosi, torna a chiedere una stretta sulle armi da fuoco in America, descrivendo come un atto di “terrorismo interno” l’attacco al supermercato di Buffalo da parte di un suprematista diciottenne. Per la terza carica dello stato negli Usa è più che mai prioritaria la necessità di norme più stringenti sulle armi.

A cura di Televideo – Foto Ap

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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