L’economia dell’Eurozona “perde slancio” e subirà un “forte ridimensionamento del Pil nel quarto trimestre”, a causa dei nuovi lockdown e del duro impatto della pandemia. E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino mensile della Bce, in cui la banca centrale fa sapere che a dicembre “ricalibrerà i suoi strumenti” per rispondere “all’evolvere della situazione e per assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”.

Inoltre nella prima metà dell’anno l’epidemia di Covid-19 ha determinato “la più marcata contrazione mai registrata dell’occupazione e del numero totale di ore lavorate”. “In una prospettiva di più lungo periodo – si legge nel rapporto dell’istituto di Francoforte – la possibilità di una ripresa sostenuta continuerà a dipendere, in larga misura, dall’evoluzione della pandemia e dal buon esito delle politiche di contenimento”.

L’incertezza riguardo all’evoluzione della pandemia, chiarisce l’Eurotower interesserà soprattutto il settore dei servizi e “attenuerà verosimilmente il vigore della ripresa del mercato del lavoro nonché dei consumi e degli investimenti, tuttavia l’economia dell’area dell’euro dovrebbe continuare a essere sorretta dalle condizioni di finanziamento favorevoli, dall’orientamento espansivo delle politiche di bilancio e dal graduale rafforzamento dell’attività e della domanda a livello mondiale”. Per quanto riguarda l’inflazione la banca centrale si aspetta che che i prezzi resteranno negativi “fino all’inizio del 2021”, mentre nel medio termine “una ripresa della domanda sostenuta da politiche monetarie e di bilancio accomodanti eserciterà pressioni al rialzo sull’inflazione”.
Più a lungo termine comunque l’aspettativa è che i prezzi resteranno “sostanzialmente invariati su livelli bassi”.

“Nell’attuale contesto in cui i rischi sono chiaramente orientati verso il basso – conclude la Bce nel suo rapporto mensile – il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive sul rilascio di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio” e procederà ad una ricalibratura complessiva dei suoi strumenti e in particolare del Pepp, il Qe pandemico e dei Tltro, le operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine delle banche europee. Proprio riguardo al comportamento delle banche, la Bce nel bollettino rileva che “nel terzo trimestre di quest’anno le banche hanno inasprito i propri criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie a causa di un aumento del rischio percepito”.

Insomma, come ieri aveva messo in evidenza Christine Lagarde, la banca centrale è pronta a traghettare l’economia europea “compensando i gap produttivi fino a quando vaccini saranno ben sviluppati e la ripresa potrà guadagnare slancio”, un compito non facile poiché, anche se le ultime notizie sul vaccino di Pfizer “sembrano incoraggianti, potremmo ancora dover affrontare cicli ricorrenti di accelerazione della diffusione virale e di restringimento delle restrizioni fino al raggiungimento di una immunità diffusa”. E quindi, mette in guardia Lagarde, il “recupero potrebbe non essere lineare, ma piuttosto instabile”.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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