migranti

Un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti è stato soccorso, a circa 124 miglia dalla Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. A bordo del peschereccio sono stati rinvenuti anche 5 corpi privi di vita. 674 in totale le persone tratte in salvo – alcune recuperate direttamente dall’acqua. I migranti sono stati trasbordati sulla nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area del soccorso. Sono intervenuti inoltre un veivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l’evento. I migranti sono stati trasferiti nella mattina di oggi nei porti calabresi e siciliani.

Emergenza migranti anche a Lampedusa, dove nelle ultime ore ci sono stati 16 sbarchi. Dalla mezzanotte, sull’isola, sono arrivate complessivamente 522 persone. L’hotspot, con 1.184 ospiti, è di nuovo in piena emergenza dopo la raffica di soccorsi al largo della più grande delle isole Pelagie e dopo gli approdi di numerosi barchini che sono riusciti a raggiungere direttamente la terraferma: fra Cala Pisana e molo Madonnina. Al momento, a quanto pare, non sono previsti trasferimenti per provare ad alleggerire la struttura di prima accoglienza che ha una capienza massima di 350 posti.

L’emergenza, a Lampedusa, è cominciata a mezzanotte quando 4 tunisini, fra cui una donna, sono approdati a Cala Pisana con un gommone di 2metri. La Guardia di Finanza, poco dopo, a mezzo miglio dalla costa, ha intercettato un’imbarcazione di 13 metri, partita da Zawija (Libia), con 123 pakistani, bengalesi, egiziani e sudanesi.

La stessa motovedetta delle Fiamme gialle, nel rientrare in porto, ha intercettato un natante di 6 metri, partito da Zarzis (Tunisia), con a bordo 14 tunisini, fra cui 4minori. A circa 4 miglia da Capo Ponente è stata invece bloccata una barca con 33 siriani ed egiziani, fra cui 10 donne e 2 minori. Direttamente a molo Madonnina è giunto poi un barchino di 5 metri, partito da Zarzis (Tunisia), con a bordo 13tunisini, fra cui 4 minori. Sempre nello stesso punto, sono approdati altri 14 tunisini partiti da Djerba.

A 3 miglia e mezzo dalla costa, la Guardia di Finanza è tornata a bloccare – ed è stato il settimo barcone della notte – 13 tunisini su una barca di 5 metri e poco dopo, a 6 miglia, altri 38 subsahariani, fra cui 16 donne e 4 minori. All’alba sono sbarcati, dopo essere stati soccorsi a 19 miglia da Lampedusa, 41 bengalesi ed egiziani che erano su un’imbarcazione alla deriva. All’ingresso del porto, è stato bloccato un natante di 10 metri, partito da Zuara in Libia, con 45 egiziani, bengalesi e marocchini; poi un barchino con 18 tunisini, fra cui 3 donne, ed ancora altri 18,fra cui una donna e due minori.

Il tredicesimo barchino, partito da Djerba in Tunisia, aveva a bordo 13 migranti, fra cui 2 minori, ed è stato bloccato dalla Guardia di Finanza che ha anche fermato il viaggio di altri 24 tunisini su altre due barche. Altri 111 afghani, pakistani, sudanesi, etiopi, somali, nigeriani, senegalesi ed eritrei sono approdati a Lampedusa, ed è il sedicesimo sbarco dalla mezzanotte sull’isola delle Pelagie. La lancia di 9 metri sulla quale viaggiavano, partita dalla cittadina libica di Zuwara, è stata intercettata a 6 miglia dalla costa, dalla motovedettaCp319 della Guardia costiera.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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