“Sssiiiiii …. nevicaaaaaa ….”!

Come ci si potrebbe svegliare meglio la mattina di Natale? Una bella nevicata e la magia è lì, avvolta dal bianco manto, con i regali sotto l’albero pronti per essere scartati ….
Certo questo sarebbe il Natale ideale, quello che tutti sogniamo da bambini e che vorremmo restasse tale anche una volta cresciuti, magari con dei figli a nostra volta e poi dei nipotini da rendere felici.

Come dimenticare i Natali della nostra infanzia? L’attesa per i regali, per l’arrivo di Babbo Natale, che poi non vedevamo certo, ma che si palesava con un battito simile al bussare alla porta … che bello credere davvero in quell’omino di rosso vestito che volava nel cielo sulla slitta tirata da magiche renne, con la gerla piena … eravamo bambini in un mondo dove c’era meno opulenza, meno soldi, non certo meno problemi, ma forse dove si era più solidali, più vicini gli uni agli altri, pur se si moriva comunque di fame e non mancava chi il Natale lo trascorreva senza festeggiare, senza giocattoli, senza nulla!

Ripercorrere il Natale è un passo che ci riporta bambini, il ritornare a credere nelle favole, rivivere un sogno svanito con il passare del tempo, anche se si è ripetuto con le generazioni successive ed andrebbe rivisitato anche oggi, da noi, perché no? Siamo adulti? E cosa vuol dire, che non possiamo tornare bambini? Magari ci servirebbe per essere migliori, non dico più buoni, ma migliori sicuramente sì.

Siamo nuovamente vicini al Natale e in un pezzo non piccolo d’Italia nevica, cosa che crea problemi ovvii ma non certo insormontabili, dato che è sempre solo una questione di organizzazione, di volontà nel fare le cose, nel voler trovare una soluzione, un po’ come il Natale, che è un giorno di festa e così dovrebbe essere per tutti, tornando bambini, magari ricominciando a credere in Babbo Natale.

Sono fuori di testa? Sì, è possibile, o magari non sono cresciuto abbastanza anche se ormai i capelli sono grigi e ci sono i nipotini, ma continuo ad amare la neve, soprattutto quella di Natale ed a pensare quanto è bello un regalo, anche se preferisco farlo più che riceverlo, magari guardando la meraviglia di un bimbetto che spalanca gli occhi felici davanti ad un gioco.
Babbo Natale, la neve, i bambini; un sogno che non ha tempo o meglio, non dovrebbe averlo, anche se …. la realtà quasi mai è rosea o bianca e candida come la neve, eppure …

E’ Natale, c’è la neve (forse) e ci sono i bambini, cosa chiedere di meglio nel caso ci sia anche la salute? Proviamo ad essere, a tornare bambini anche noi? Cosa ci vuole? Un po’ di fantasia, di bontà d’animo, d’amore per gli altri; forza, non è difficile, il difficile semmai è che non sia apparenza e che duri non solo a Natale ma sempre.

Buon Natale a tutti e con tutto il cuore.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Torinobimbi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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